PRESENTAZIONE DI RETE EUROPA 2000

PRESENTAZIONE DI RETE EUROPA 2000

TRIESTE, 17 APRILE 2000 (testo integrale)

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17 aprile 2000
Cari amici,

Cari amici,

 

nel dare il benvenuto a tutti voi, mi spetta il compito,  di annunciare la nascita della rete “EUROPA 2000”, che segna l’inizio della cooperazione tra i tanti Paesi qui convenuti.

 

La rete nasce non a caso a Trieste, città dal destino multiculturale. La sua storia e la sua posizione geografica, ne hanno fatto uno snodo centrale per l’incontro dei popoli e lo sviluppo degli scambi commerciali con i Paesi dell’Est europeo.

 

L’Unione Europea con Agenda 2000, ha strutturato una specifica politica di aiuti nei riguardi dei Paesi in stato di pre-adesione, il cui obiettivo è quello di favorire e di accelerare il processo di adesione all’Unione.

 

Ciò attraverso interventi mirati a ridurre il gap in termini di sviluppo economico e di infrastrutture, che ancora oggi esiste tra i Paesi membri e quelli che hanno chiesto di entrare nell’Unione.

 

A ciò occorre aggiungere che l’obiettivo generale del patto di stabilità per l’Europa sudorientale è la creazione di condizioni durature in cui possano fiorire la democrazia, l’economia di mercato e la cooperazione a livello regionale e transregionale.

 

Il Patto di stabilità è la base per la ricostruzione nella regione, il presupposto fondamentale per l’attivazione di iniziative di assistenza e di cooperazione bilaterale e multilaterale.

 

Agire sullo sviluppo delle PMI e sulla loro capacità di associazionismo, per favorire lo sviluppo economico della regione: questo si propone l’Unione Europea, sviluppare, attraverso specifici Programmi ed iniziative, le risorse istituzionali e umane necessarie per intervenire nell’economia di mercato.

 

Sia le iniziative di enterprise creation, attraverso la fornitura di servizi reali alle imprese, che quelle orientate al sostegno dell'occupazione, attraverso attività di formazione mirata, devono essere caratterizzate da un forte radicamento con il territorio e con i soggetti destinatari degli interventi e dalla valorizzazione delle specializzazioni o vocazioni produttive locali: la progettazione delle politiche di sostegno alla imprenditorialità non può non essere attentamente mirata sui bisogni e le caratteristiche del sistema economico e culturale locale.

 

Oltre a ciò, altro fattore fondamentale di successo di tali iniziative è costituito dall'aggregazione, il consenso e la mobilitazione delle forze locali.

 

Da qui, la consapevolezza maturata da tempo, del ruolo che un’Organizzazione quale è Confcommercio può giocare in un ambito internazionale.

 

Confcommercio è da tempo impegnata sui temi della cooperazione internazionale; questo impegno si è concretizzato nella nascita di EURO-MED TDS (Iniziativa euromediterranea del commercio e dei servizi). Una rete, costituita tra 23 paesi del Mediterraneo, finalizzata ad agevolare e creare opportunità di business tra gli operatori dei paesi aderenti, attraverso il superamento degli ostacoli alla libera circolazione di beni e servizi nella regione euromediterranea.

 

Nel quadro degli obiettivi strategici, che richiamavo all’inizio, di stabilizzazione socio-economica dell'area

sudorientale, della sua pacificazione, del reinsediamento e radicamento delle popolazioni sul territorio, del consolidamento dell'economia di mercato, dello sviluppo della democrazia, emergono quelli specifici:

 

-          di promozione del processo di sviluppo delle attività produttive  attraverso la nascita e la crescita delle piccole e micro imprese nei comparti di vocazione locale e attraverso lo sviluppo di filiere produttive e di distretti;

 

 

 

-          di realizzazione di un "circuito di imprenditorialità” perseguito attraverso:

 

·          la fertilizzazione del contesto, per mezzo di interventi diffusi di sviluppo di cultura d'impresa;

 

·          l’orientamento degli imprenditori  già operanti e di quelli potenziali sulle opportunità di mercato, finanziarie e di servizi;

 

·          l’erogazione di servizi di start-up orientati a sostenere l'impresa nella fase di decollo;

 

·          formazione e consulenza, mirate a sostenere le attività dell'impresa nella fase di avvio ed a seguirne e favorirne la crescita;

 

·          la ristrutturazione e l’orientamento strategico di sostegno ad imprese in difficoltà;

 

·          l’intervento sui fattori di contesto, finalizzato a mantenere competitive le attività imprenditoriali agendo sui fattori di cui l'impresa si avvale: efficacia della Pubblica Amministrazione, trasporti, lavoro, qualità dei servizi, costo del danaro, livello di istruzione, sviluppo delle attività di ricerca scientifica e tecnologica.

 

   

 

Il Protocollo d’intesa che ci accingiamo a siglare, è l’ultimo atto di un percorso intrapreso da mesi, voluto dalla nostra sede di Trieste e divenuto realtà, oggi, grazie all’impegno di tutti i protagonisti coinvolti.

 

Ma l’appuntamento di oggi è soprattutto l’inizio di un percorso operativo sul quale sono già all’opera, per parte italiana, l’Ufficio processi di internazionaliz-zazione di Confcommercio e l’Ente nazionale di formazione e  sviluppo d’impresa, PERFORMA.

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