Previdenza: a Vicenza accordo Confcommercio-Inps

Previdenza: a Vicenza accordo Confcommercio-Inps

La creazione di uno sportello integrato consentirà di dare risposte veloci a casi di particolare complessità. Prevista una collaborazione sulla formazione e sulla semplificazione delle procedure. ​Per i professionisti del gusto il lavoro non manca.

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22 luglio 2015

Un protocollo d'intesa che consente di rafforzare la collaborazione sugli aspetti previdenziali che riguardano il mondo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. A firmarlo, martedì 21 luglio scorso, Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza, e Marco De Sabbata, direttore della sede provinciale Inps. L'accordo prevede, tra i vari impegni delle parti, l'istituzione di uno sportello dedicato al quale i funzionari dell'Associazione potranno accedere per la trattazione di istanze particolari che non sono gestibili tramite i canali standard di comunicazione tra l'Istituto previdenziale e l'utenza. In questo modo, dunque, si attiva un canale di comunicazione veloce che, tramite Confcommercio Vicenza, avvicina l'Inps  al mondo delle imprese del terziario. "Questo protocollo d'intesa è un traguardo importante per la nostra Associazione – sottolinea il presidente Sergio Rebecca – perché va nella direzione di garantire risposte tempestive  e accurate anche alle esigenze di particolare complessità che  un'azienda può avere sugli aspetti previdenziali" . Per il direttore dell'Inps Marco De Sabbata "un rapporto più diretto, attraverso lo sportello integrato e veloce che andremo a creare, consentirà di sburocratizzare ulteriormente l'azione amministrativa. In questo senso per noi è fondamentale il ruolo svolto dalle associazioni di categoria, che sono le sentinelle delle istanze sociali provenienti dal mondo dei pensionati e delle imprese". Tra i vari punti del protocollo, particolare  importanza riveste il supporto che l'istituto darà alla formazione sugli aspetti procedurali e normativi, nonché la creazione di un Tavolo tecnico mirato, anche, a studiare soluzioni condivise per la semplificazione dei procedimenti.

 

Per i professionisti del gusto il lavoro non manca

Diventare cuoco? C'è chi pensa sia una moda spinta dai reality e che conquista sempre più anche i giovani vicentini, come conferma il boom di iscrizioni agli istituti alberghieri registrate negli ultimi anni. In verità cercare uno sbocco lavorativo nelle professioni legate al food è anche una scelta intelligente, perché bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie del Vicentino di assunzioni ne stanno facendo, e tra le figure più richieste ci sono proprio quelle che operano in cucina. A confermare  questo trend sono i dati che Confcommercio Vicenza ha raccolto tra un campione di 100 pubblici esercizi associati, di grandi e piccole dimensioni,  che hanno incrementato il personale dall'inizio del 2015.  Le assunzioni sono state in totale 211, di cui 67 in funzioni di cucina (dal cuoco al commis di cucina), 73 in sala (dal commis di sala al cameriere), 17 come pizzaiolo o aiuto, e 54 come barista o aiuto. Un trend certamente interessante, se pensiamo che le imprese del settore, in provincia, sono oltre 4.600 e a fronte di chi può avere ridotto o mantenuto il personale, una buona percentuale ha certamente proceduto anche ad effettuare assunzioni. Senza contare la nascita di nuove imprese, che garantiscono occupazione sia in forma autonoma (ad esempio il titolare che gestisce il suo bar, anche con soci o familiari), sia dipendente. Al 31 maggio del 2015, secondo gli ultimi dati della Camera di Commercio di Vicenza, sono state aperte in provincia 107 nuove attività, 30 di ristorazione con somministrazione, 13 di ristorazione da asporto, otto gelaterie e pasticcerie, due di ristorazione ambulante e 54 bar. "Il food – è il commento di Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza, che associa oltre 2.500 pubblici esercizi in provincia – è certamente un settore che offre buone opportunità di lavoro e che ha meno sofferto la crisi dei consumi. Credo che i numeri delle assunzioni potrebbero addirittura essere più alti, ma paradossalmente spesso gli imprenditori non riescono a trovare personale, soprattutto giovane, veramente qualificato e desistono dall'incrementare i livelli occupazionali. Gli istituti alberghieri fanno un buon lavoro di base, ma le imprese chiedono più competenze pratiche". Così Confcommercio Vicenza ha raccolto le esigenze della categoria e ha subito attivato la propria struttura formativa food: l'Università del Gusto. "Abbiamo creato dei percorsi intensivi e full immersion destinati ai giovani che vogliono entrare nel settore, o a chi in generale vuole imparare un mestiere, per iniziare a lavorare subito e con competenza sia come commis di cucina, che come cameriere, barista, pizzaiolo e gelatiere.  Non a caso  – spiega Boschiero – abbiamo chiamato questi percorsi 'Professioni del Gusto', perché  in una o due settimane a 'tutta pratica', seguiti da ottimi professionisti del settore,  si riesce già ad operare con un buon grado di autonomia. Poi, ovviamente, serve l'esperienza, che si fa col tempo; ma se un imprenditore deve procedere ad una scelta, è indubbio che quando assume, a parità di costo del personale, preferisca chi è fin da subito produttivo". L'invito, dunque, soprattutto per i neodiplomati degli istituti alberghieri, è quello di consultare il sito della Confcommercio www.universitadelgustovicenza.it, dove una sezione speciale è dedicata proprio a questi percorsi.

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