Effetto guerra, giù le stime su Pil e consumi

Effetto guerra, giù le stime su Pil e consumi

Nelle 'Prospettive per l'economia italiana' l’Istat indica una crescita del Pil del 2,8% quest’anno e dell’1,9% nel 2023, con forti rischi al ribasso. Consumi visti in aumento rispettivamente del 2,3% e dell’1,6%.

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10 giugno 2022

Il Pil italiano continuerà a crescere sia nel 2022 sia nel 2023, anche se a ritmi inferiori rispetto allo scorso anno e con "elevati" rischi al ribasso per i prossimi mesi. A prevederlo è l’Istat nelle 'Prospettive per l'economia italiana' (link ai dati completi in pdf), in cui taglia le stime di crescita del dicembre scorso a causa delle conseguenze economiche dell'invasione dell'Ucraina. Per l’anno in corso, dunque, l’Istituto di statistica prevede una crescita del 2,8% rispetto al 4,7% di sei mesi fa, mentre per il 2023 la stima è di +1,9%. L'aumento del Pil sarà trainato dalla domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +3,2 e +1,9% nel biennio di previsione), mentre l’apporto della domanda estera dovrebbe essere negativo nel 2022 (-0,4 punti percentuali) e nullo nel 2023. Gli investimenti sono visti in netta crescita nel 2022 (+8,8%) e in aumento più compresso nel 2023 (+4,2%). I consumi delle famiglie residenti e delle Isp (le Istituzioni sociali private al servizio delle famiglie, ndr), dal canto loro, aumenteranno rispettivamente del 2,3% e dell’1,6%, anche essi in netto calo in confronto alle previsioni di dicembre 2021. Quanto all’occupazione, è previsto un aumento più accentuato nel 2022 (+2,5%) rispetto al 2023 (+1,6%), mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe scenderebbe sensibilmente quest'anno (8,4%) e, in misura più contenuta, nel 2023 (8,2%).

"Le prospettive per i prossimi mesi - spiega l'Istat – sono caratterizzate da elevati rischi al ribasso quali ulteriori incrementi nel sistema dei prezzi, una flessione del commercio internazionale e l'aumento dei tassi di interesse. Anche le aspettative di famiglie e imprese potrebbero subire un significativo peggioramento".

 

Bankitalia taglia le stime del Pil

Il Pil italiano crescerà del 2,6% quest’anno, dell’1,6% nel 2023 e dell’1,8% nel 2024. Sono le ultime stime di Bankitalia, che ha così rivisto pesantemente al ribasso quelle diffuse a gennaio (+3,8% nel 2022, +2,5 nel 2023 e +1,7% nel 2024). Le previsioni, precisa Via Nazionale, si basano sulle informazioni disponibili al 18 maggio per le ipotesi tecniche e al 24 maggio per i dati congiunturali e non incorporano, quindi, la revisione al rialzo del Pil nel primo trimestre del 2022 effettata dall’Istat il 31 maggio scorso.

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