Produttività: ancora distanze, Governo in pressing

Produttività: ancora distanze, Governo in pressing

Tra imprese e i sindacati il confronto resta a livello tecnico, per ora nessun nuovo incontro è stato fissato. Squinzi ottimista, mentre la Fornero spera che "l'accordo si faccia e in tempi molto ravvicinati".

DateFormat

10 novembre 2012

Diplomazie al lavoro, ma ancora distanze ampie da colmare. Sul fronte della produttività in queste ore il confronto resta a livello tecnico tra le imprese e i sindacati. Le prime (Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese e Alleanza delle Cooperative), che hanno raggiunto una posizione comune e hanno poi rimesso a punto la loro proposta per rispondere alle obiezioni delle controparti; e le organizzazioni sindacali chiamate ora dare la risposta definitiva, con la Cgil che resta lontana da una intesa, la Uil che mostra scetticismo sulla possibilità che si arrivi solo ad un ''accordicchio'', la
Cisl che spinge perché non vengano perse le risorse messe sul piatto dal governo: 1,2 miliardi per il 2013, 400 milioni per il 2014. ''Spero che l'accordo si faccia e si faccia in tempi molto ravvicinati'', dice il ministro del Lavoro, Elsa Fornero: ''E' un forte auspicio - sottolinea - ma anche un invito: abbiamo bisogno di costruire perché abbiamo bisogno di crescere''. Il ministro ha ricordato che ''il Governo ha messo risorse importanti'', e ha rilevato che il percorso fatto dalle parti sociali, e probabilmente anche il rapporto con un governo in forte pressing, ''ha generato dei problemi fino ad ora, dei malintesi'', da superare perché ''penso sia nell'interesse di tutti fare un buon accordo''.
Non sarebbe stata ancora fissata in agenda, al momento, la data per la prossima riunione del tavolo con tutti i leader delle parti sociali, che segnerà il momento di tirare le somme. Nessun incontro a livello di vertici dovrebbe essere convocato prima della seconda metà della settimana, dopo lo sciopero generale della Cgil di domani. Filtra comunque ottimismo dal mondo delle associazioni imprenditoriali. Con il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che non esclude passi avanti decisivi già ''tra oggi e domani' (ieri e oggi, ndr)", e ha ''buone speranze che si possa arrivare ad un firma unitaria''', con il sì anche di Susanna Camusso. Dalle banche, anche il dg dell'Abi, Giovanni Sabatini, è ''ottimista'' e crede ''nella possibilità di arrivare a un accordo''; l'obiettivo, dice, ''è quello di lavorare tutti insieme per arrivare a un accordo che sia utile per il Paese''. Una risposta anche al pressing del governo, che negli ultimi due mesi ha spinto con forza per una intesa di alto profilo nei contenuti, vincolando ai risultati dell'intesa la disponibilità
delle risorse per sconti fiscali sui risultati di produttività. Non a caso, anche stamattina intervenendo su su Radio1 Rai, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ha chiesto alle parti sociali "di fare un accordo reale, che sia davvero nuovo rispetto a tutto ciò che è stato fatto finora. E c'è anche una questione di tempi: per la verità vorremmo che questo accordo fosse
chiuso al più presto".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca