Al termine di una settimana di incontri, Abi, Ania, Alleanza per le cooperative e Rete Imprese Italia si confronteranno con Confindustria la prossima settimana. Da sciogliere i nodi su orario di lavoro, automatismi contrattuali e demansionamento.

Prosegue il lavoro di banche e piccole e medie imprese attorno al documento sulla produttivita'. Al
termine di una settimana di incontri, infatti, Abi, Ania, Alleanza per le cooperative e Rete Imprese Italia avrebbero inviato una prima bozza di documento a Confindustria per l'avvio di un confronto che decollera' la prossima settimana per cercare di sciogliere i nodi su orario di lavoro, automatismi contrattuali e demansionamento, che impediscono un fronte comune tra piccole e grandi imprese. Un tavolo che non si preannuncia facile anche se tra gli industriali l'ottimismo e' di rigore. "Ci auguriamo che i prossimi incontri sulla produttivita' portino a un accordo che e' nell'interesse di tutti", auspica il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ribadendo le priorita' delle piccole e medie imprese, maggiore flessibilita' degli orari e dell'organizzazione del lavoro, un welfare contrattuale e un contratto nazionale che stabilisca regole e contenuti del secondo livello. Intanto i sindacati, 'forti' di una prima intesa con Confindustria, restano alla finestra in attesa degli eventi. ''Se le associazioni delle imprese formuleranno un testo coerente sulla produttivita', non ci sottrarremo ad una trattativa seria che possa portare ad un buon risultato'', sollecita il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, mentre il leader Cisl, Raffaele Bonanni, invita il governo a non tirarsi indietro sui finanziamenti postati nella legge di stabilita'. "Noi ci aspettiamo che mantenga la parola per la detassazione con 1,6 miliardi di euro sul salario di produttivita'; anzi ci aspettiamo che che li stanzi anche senza un accordo tra le parti sociali".