Produzione industriale in calo a dicembre ma cresce in tutto il 2021

Produzione industriale in calo a dicembre ma cresce in tutto il 2021

Secondo i dati Istat l'indice destagionalizzato della produzione industriale  è calato dell'1% rispetto a novembre. Il 2021 si chiude con un incremento rispetto all'anno precedente dell'11,8% a fronte di una flessione dell'11,4% nel 2020.

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9 febbraio 2022

Secondo i dati Istat, il 2021 si chiude con un incremento rispetto all'anno precedente dell'11,8% a fronte di una flessione dell'11,4% nel 2020 (link ai dati completi in pdf).  La crescita annua è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di industrie ed è più marcata per i beni intermedi e i beni strumentali.  Il livello destagionalizzato dell'indice di dicembre supera del 2% il valore di febbraio 2020, mese antecedente l'inizio dell'emergenza sanitaria. Considerando l'evoluzione mensile del 2021, si sono registrati aumenti dell'indice complessivo in tutti e quattro i trimestri, sebbene in progressivo rallentamento nel corso dell'anno. 

A dicembre 2021 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell'1% rispetto a novembre. Corretto per gli effetti di calendario, l'indice complessivo aumenta su base annuale del 4,4% e i giorni lavorativi di calendario sono stati 22, contro i 21 di dicembre 2020. Lo ha reso noto l'Istat.  Nella media del quarto trimestre il livello della produzione cresce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente.  L'indice destagionalizzato mensile cresce su base mensile solo per l'energia (+0,1%), mentre diminuisce per i beni intermedi (-0,5%), i beni di consumo (-1%) e i beni strumentali (-2,2%).  Incrementi rilevanti, su base annua, caratterizzano i beni di consumo (+10,4%) e l'energia (+8,9%); più contenuta è la crescita per i beni intermedi (+2,1%) e i beni strumentali (+0,3%).  I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+25,4%), l'industria del legno, della carta e stampa (+18,7%) e la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,5%). Flessioni si registrano nelle attività estrattive (-13,9%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-3,7%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-3,4%).

 

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