Isa, il 20 luglio ultimo giorno per i versamenti

Isa, il 20 luglio ultimo giorno per i versamenti

Entro il 31 luglio si potrà invece pagare con la maggiorazione dello 0,40%. Sono compresi nella proroga anche i contribuenti che presentano cause di esclusione dagli Indici sintetici.

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24 luglio 2023

A pochi giorni dalla scadenza del 30 giugno, il Ministero dell'Economia e delle finanze ha comunicato la proroga al 20 luglio 2023 dei termini per i versamenti delle somme risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e Iva per i professionisti e e le imprese che esercitano attività per le quali sono approvati gli Indici Sintetici di affidabilità fiscale (qui la comunicazione in pdf).

Entro il 20 luglio 2023 si poteva quindi pagare senza alcuna maggiorazione, mentre dal 21 al 31 luglio sarà ancora possibile pagare applicando una maggiorazione dello 0,40%, da ragguagliare ai giorni di ritardo.

La mini proroga ha cambiato anche il calendario 2023 delle altre rate:

  • senza maggiorazione:
    • rata 1 - 20 luglio
    • rata 2 - 21 agosto (e non il 20 perché cade di domenica);
    • rata 3 - 18 settembre (e il non il 16 perché cade di sabato);
    • rata 4 - 16 ottobre;
    • rata 5 - 16 novembre;
  • con maggiorazione dello 0,40%:
    • rata 1 - 31 luglio;
    • rata 2 - 21 agosto;
    • rata 3 - 18 settembre;
    • rata 4 - 16 ottobre;
    • rata 5 - 16 novembre.

Il Ministero ha inoltre precisato che potranno beneficiare della proroga anche i contribuenti che presentano cause di esclusione dagli Isa che si avvalgono del regime di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011, ma anche i soggetti che applicano il regime forfetario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190 del 2014, e coloro che partecipano a società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del Tuir soggette agli Isa.

Per soggetti Isa si intende coloro che:

  • esercitano, come impresa o lavoro autonomo, le attività economiche per cui sono stati approvati gli Indici di affidabilità fiscale, a prescindere dalla loro applicazione;
  • dichiarano ricavi o compensi non superiori al limite stabilito, per ciascun Isa, dal decreto relativo.

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