Intervento del Presidente Sangalli alla presentazione del Protocollo d'intesa Reti Amiche

Intervento del Presidente Sangalli alla presentazione del Protocollo d'intesa Reti Amiche

Milano, 27 luglio 2009

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28 luglio 2009

Caro Ministro, cari Amici,
quando un Presidente di un’Associazione imprenditoriale incontra il Ministro della Pubblica Amministrazione – e Renato Brunetta non fa eccezione al riguardo -  la prima richiesta che avanza è quella di liberare le imprese dai costi, dai tempi e dalle seccature che la burocrazia generalmente impone.

Nel caso delle piccole imprese, poi, questa esigenza è ancora più sentita perché l’imprenditore deve necessariamente dedicare tutte le sue energie e il suo tempo alle attività legate allo sviluppo dell’azienda, il cui scopo principale è quello di produrre ricchezza ed occupazione e non pezzi di carta. L’incidenza del costo della burocrazia per le Pmi risulta pari a circa il 7% del fatturato e da una nostra recente indagine emerge che mediamente nel 2008 le imprese hanno destinato ogni mese allo svolgimento degli adempimenti amministrativi dalle cinque alle sei giornate/uomo e che oltre il 30% delle Pmi dispone di un ufficio appositamente dedicato al disbrigo di queste pratiche.  

Ma la situazione sta cambiando e ciò deriva anche dal forte impulso che il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione sta dando.

Impresa in un giorno, la nuova regolamentazione dello Sportello Unico delle Attività Produttive, le Agenzie per le Imprese, ma anche le innovazioni sviluppate dall’Agenzia delle Entrate, da quella delle Dogane, senza contare ciò che è stato realizzato da molte altre amministrazioni centrali, regionali e locali, rappresentano altrettanti momenti di un panorama che sta mutando in senso positivo.

A ben vedere ci sono punti che accomunano i casi di miglioramento del rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione.

In primis, le semplificazioni normative, senza le quali è impossibile attuare seri percorsi di efficientamento.

Secondariamente, l’investimento sui processi organizzativi e sul capitale umano, vero motore di qualsiasi attività di servizio, ad iniziare da quello pubblico.

In terzo luogo, emerge con prepotenza il tema delle tecnologie, dell’uso efficace di un fattore che viene definito come “abilitante” - perché su di esso poggia il miglioramento del servizio - che in realtà non abilita proprio “un bel niente” se non viene utilizzato in modo più che accorto e sapiente.

Reti Amiche, in questo senso è la frontiera della tecnologia applicata alla Pubblica Amministrazione. E con Reti Amiche è l’Amministrazione che va dalle imprese e dal cittadino e non viceversa.

Ovviamente, non è che si possa pretendere che il Ministro Brunetta spunti da ogni parte pronto a risolvere, grazie a Reti Amiche, tutti i problemi nei rapporti con la burocrazia, ma almeno ci aspettiamo una drastica riduzione dei “pellegrinaggi” presso le cattedrali dell’Amministrazione.

Confcommercio crede, quindi, in questo progetto della Pubblica Amministrazione a fianco delle imprese e dei cittadini, ed è per questo motivo che firmiamo oggi il Protocollo d’intesa con il Ministro Brunetta.

Perché noi e le nostre imprese, soprattutto le Pmi, che soffrono questo rapporto con la PA e che per vocazione naturale sono quotidianamente le più vicine ai cittadini, non possiamo che credere e condividere un’idea di Amministrazione che sia davvero vicina – anche letteralmente – alle famiglie e agli imprenditori.

Grazie.

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