Franchising, il giro d’affari cresce del 3,5%
Franchising, il giro d’affari cresce del 3,5%
Secondo i dati del nuovo rapporto dell’Assofranchising, dopo la pandemia aumentano anche l’occupazione del settore (+4,8%) e le imprenditrici (+38%).
La pandemia ha colpito duramente il settore del franchising che ha registrato un calo del 10,5% nel 2020. Le aziende in attivo sono passate da 980 nel 2019 a 877 del 2020. Nonostante tutto il comparto è riuscito a resistere: il giro d’affari dell’anno scorso è infatti aumentato del 3,5% rispetto al 2019.
Questi i dati del nuovo “Rapporto di Assofranchising 2021, strutture, tendenze e scenari”, in collaborazione con Crea. Un segnale molto importante soprattutto per chi ha deciso di rimettersi in gioco nel settore dopo la crisi economica. In crescita anche il numero di punti vendita affiliati in Italia (+1,3%), mentre calano leggermente quelle all’estero (-2,9%).
“I risultati del rapporto - ha commentato il presidente di Assofranchising, Italo Bussoli - dimostrano come la formula del franchising sia lo strumento più utile per avvicinarsi all’autoimpiego e alle proprie ambizioni: la forza della rete che fa squadra nei momenti difficili, mettendo a punto soluzioni e supporti su misura, rivela la capacità di tenuta del settore sia in termini di fatturato che occupazionali”.
In Italia il numero di addetti nel sistema è cresciuto del 4,8%, anche la media di occupati per punti vendita sale a +5,2%. In crescita anche il numero delle imprenditrici (+38%) rispetto al 2019. La fascia di età più presente è quella tra i 36-45 anni (61,6%), seguita da quella tra 25-35 (24,4%). Quasi del tutto assente il profilo dei più giovani (0,8%).
“Il 2021 - ha aggiunto il segretario generale, Albero Cogliati - è orientato al consolidamento dell’impegno nei confronti degli associati per poter offrire sempre tutto il supporto necessario e sostenere il desiderio di essere imprenditori”. Per questo l’Associazione è diventata main partner di Nomisma, la società che realizza ricerche di mercato e consulenze per le imprese.
“L’ingresso di questo nuovo partner - ha spiegato Cogliati - vuole sostenere in modo concreto i propri associati per coinvolgere sempre più figure professionali, anche di diversa seniority, verso non più solo la formula dell’autoimpiego”. Il sistema di rete di Assofranchising è infatti in grado di influire sull’imprenditorialità e può fungere da volano per la promozione dell’occupazione, soprattutto giovani e donne.