Rapporto Swimez: al Sud poche banche, crollano i prestiti alle imprese

Rapporto Swimez: al Sud poche banche, crollano i prestiti alle imprese

Diminuiscono le banche presenti nelle regioni del Mezzogiorno, crolla addirittura il numero degli Istituti bancari meridionali indipendenti e si fa ancora piu' difficile l'accesso al credito al Sud del Paese.

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16 luglio 2009
Secondo il Rapporto Swimez 2009 sull’economia del Mezzogiorno, diminuiscono le banche presenti nelle regioni del Sud, crolla a

Secondo il Rapporto Swimez 2009 sull’economia del Mezzogiorno, diminuiscono le banche presenti nelle regioni del Sud, crolla addirittura il numero degli Istituti bancari meridionali indipendenti e si fa ancora più difficile l'accesso al credito al Sud del Paese. La ricerca evidenzia come tra il 1990 e il 2001 il numero di banche presenti nell'area si sia ridotto del 46% contro il 20% del Centro-Nord.  Il numero di banche meridionali indipendenti, sia sotto forma di società per azioni che di Banche popolari, e' crollato da 100 del 1990 a 16 del 2004 mentre negli stessi anni le banche di credito cooperativo (BCC) si sono più che dimezzate (da 213 a 111).  In sostanza, secondo la Svimez, si presenta un quadro di “forte dipendenza del sistema bancario meridionale dal Centro-Nord: nel periodo in questione le banche appartenenti a gruppi dell'altra ripartizione sono salite da 0 a 21, con una forte diffusione in Basilicata, Calabria e Sardegna”. In questo quadro si presenta più grave che altrove il problema dell'accesso al credito. Al Sud, segnala il Rapporto, dal 2004 al 2006 il 9,3% delle imprese ha lamentato difficoltà, contro il 3,8% del Nord. Dal 2007 al 2008 inoltre il tasso di crescita annua dei prestiti alle imprese e' crollato al Sud dal 14,9% al 7,9% contro il calo più contenuto a livello nazionale (da 12,4% a 10,2%).

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