Nuove regole per la rateizzazione delle cartelle

Nuove regole per la rateizzazione delle cartelle

Entrano in vigore le nuove disposizioni sulla dilazione di pagamento per cartelle e avvisi, applicabili alle richieste di rateizzazione presentate a partire dal 1° gennaio 2025.

Il sistema nazionale della riscossione si aggiorna: l’articolo 13 del decreto legislativo n. 110 del 2024 ha infatti introdotto nuove regole in materia di rateizzazione delle somme iscritte a ruolo modificando la disciplina prevista dall’art. 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.

Le nuove disposizioni si applicano alle richieste di rateizzazione presentate a partire dal 1° gennaio 2025 e introducono un progressivo aumento del numero di rate sia per importi fino a 120.000 euro, sia per quelli superiori a tale soglia. Per le istanze di rateizzazione inoltrate entro il 31 dicembre 2024, invece, continueranno ad applicarsi le regole previste dall’art. 19 del DPR n. 602 nella versione precedente, come stabilito dall’art. 13, comma 3, del D. Lgs. n. 110/2024.

Rateizzazione fino a 120 mila euro: modalità e scadenze

Per aderire alla rateizzazione delle somme iscritte a ruolo di importo pari o inferiore a 120.000 euro, è sufficiente che il contribuente presenti una semplice richiesta, dichiarando di trovarsi in una obiettiva situazione di difficoltà economica-finanziaria.

Ricevuta la richiesta, l’Agenzia delle entrate-Riscossione concede la rateizzazione fino a un massimo di:

  • 84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
  • 96 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
  • 108 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

Le nuove disposizioni aumentano il numero massimo di rate concedibili "a semplice richiesta", superando il limite delle 72 rate previsto per le domande presentate fino al 31 dicembre 2024.

Le richieste di rateizzazione possono essere presentate in autonomia attraverso il servizio online "Rateizza adesso", disponibile nell’area riservata del sito e sull’app Equiclick, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. Gli intermediari fiscali possono accedere con le credenziali dell’Agenzia delle Entrate.

Accedendo al servizio, il contribuente può visualizzare le cartelle esattoriali e gli avvisi interamente rateizzabili con i relativi importi. Dopo aver selezionato gli atti da dilazionare, è possibile scegliere fino a un massimo di 84 rate e inviare la richiesta. L’esito viene comunicato in tempo reale, insieme al piano di pagamento e ai moduli, ricevuti via e-mail.

In alternativa, è possibile presentare la domanda utilizzando il modello RS, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il modulo, insieme alla documentazione necessaria, può essere inviato tramite PEC alla casella dell’area territoriale della provincia di emissione della cartella o presentato di persona, previo appuntamento, agli sportelli.

Se il contribuente documenta una temporanea difficoltà economica, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può concedere una dilazione fino a 120 rate mensili, variabili in base al periodo di presentazione:

  • 2025-2026: da 85 a 120 rate;
  • 2027-2028: da 97 a 120 rate;
  • dal 2029: da 109 a 120 rate.

In questi casi, è necessario utilizzare il modello RDF e allegare la certificazione ISEE, inviandoli tramite PEC agli indirizzi della Direzione Regionale competente.

La soglia di 120mila euro si riferisce all’importo totale delle somme iscritte a ruolo per ogni richiesta di rateizzazione, e in entrambi i casi (richiesta semplice o documentata) ogni rata deve essere almeno di 50 euro.

Importi superiori a 120 mila euro

L’obbligo di dimostrare una temporanea situazione di difficoltà economico-finanziaria è richiesto anche per le richieste di rateizzazione relative a somme iscritte a ruolo superiori a 120mila euro.

In questo caso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dopo aver verificato i requisiti, può concedere la dilazione del pagamento fino a un massimo di 120 rate mensili.

Criteri per dimostrare la difficoltà economica

L’obbligo di documentare una temporanea difficoltà economico-finanziaria si applica sia alle istanze di rateizzazione per importi superiori a 120 mila euro, sia a quelle relative a importi fino a 120 mila euro per cui si richiedano più di 84 rate.

L’articolo 19 del DPR 29 settembre 1973, n. 602 e il Decreto del 27 dicembre 2024 del vice Ministro dell’Economia stabiliscono i criteri e le modalità per valutare la difficoltà economica e determinare il numero massimo di rate.

La valutazione si basa su:

  • ISEE del nucleo familiare per persone fisiche e ditte individuali in regimi fiscali semplificati;
  • Indice di Liquidità e all’Indice Alfa per i soggetti diversi da persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati;;
  • Indice Beta per i condomini.

Per le richieste di rateizzazione fino a 120 rate mensili, è possibile utilizzare il modello RDF (All.2), allegando la documentazione necessaria, e inviarlo tramite PEC o presentarlo agli sportelli competenti previo appuntamento.

Strumenti online per la simulazione e invio della richiesta

Per le richieste di rateizzazione che richiedono la documentazione della temporanea difficoltà economico-finanziaria (importi superiori a 120 mila euro o, per importi inferiori, quando si richiedono più di 84 rate), l’Agenzia delle Entrate-Riscossione mette a disposizione nella sezione "Rateizzazione" del suo sito il servizio "Rateizzazioni Documentate – Simula il numero delle rate". Questo strumento permette di verificare la sussistenza delle difficoltà economiche e di calcolare il numero massimo di rate concedibili.

Eccezioni e situazioni straordinarie: cosa fare

Il Decreto del 27 dicembre 2024 prevede che, per i soggetti colpiti da eventi atmosferici, calamità naturali, incendi o altri eventi eccezionali che abbiano reso totalmente inagibile l’unico immobile di residenza o destinato a studio professionale o sede dell’impresa, la temporanea situazione di difficoltà economica può essere documentata tramite una certificazione di inagibilità totale rilasciata dall’autorità comunale. Tale certificazione deve essere emessa non oltre sei mesi prima della richiesta di rateizzazione.

Normativa e documentazione

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