Relazione Sangalli, i commenti

Relazione Sangalli, i commenti

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7 giugno 2019

Vincenzo Boccia (presidente di Confindustria)

"Bellissima  relazione, grandi punti di convergenza, a partire dall'attenzione alla questione lavoro, alla centralità dell'importanza dei corpi intermedi, alla questione del cuneo fiscale. Un bel passo avanti che conferma le relazioni che abbiamo con Confcommercio ormai da tempo'.

Mariastella Gelmini (presidente dei deputati di Forza Italia)

"Impedire l'aumento dell'Iva senza scassare i conti dello Stato è la vera sfida di questo governo. Le parole del presidente di Confcommercio, Sangalli, sono state chiare. Le condivido. Anche se nutro scarsa fiducia nella capacità di questo esecutivo".

Annamaria Furlan (segretaria generale della Cisl)
 
"Quella del presidente di  Confcommercio Sangalli è stata un'ottima relazione che mette al centro il  lavoro e riprende tanti temi importanti che la Cisl ha più volte posto in questi mesi al Governo. Anche per Sangalli va cambiata la strategia economica dell' Esecutivo. Il lavoro e la crescita devono essere messi al centro della scelte politiche ed economiche. Parliamo del tema degli investimenti pubblici, sulle infrastrutture, l' innovazione, la formazione, la ricerca, con un fisco più equo e funzionale agli investimenti ed al lavoro, in modo da cambiare profondamente questo Paese".
 
Paola De Micheli (vicesegretario del Pd)
 
"Condividiamo le preoccupazioni per la tenuta del nostro sistema economico e sociale espresse dal presidente di Confcommercio. Sangalli, nella sua relazione, ha individuato in maniera puntuale le emergenze immediate e le necessità future della agenda economica e sociale del Paese. Un'analisi che ci trova d'accordo su molti aspetti ma a cui però ha fatto eco l'assoluta  vaghezza delle risposte del Governo". "Proprio su un tema centrale quale l'aumento dell'Iva, su cui Sangalli è stato oltremodo chiaro, Di Maio si è esibito in dichiarazioni di circostanza:  nessun impegno e nessuna indicazione chiara su come evitare un aumento che avrebbe effetti depressivi per la nostra economia. La sensazione è che il Governo non sapendo cosa fare sia intento a studiare una risposta mediatica piuttosto che individuare misure concrete per far uscire il Paese dalla difficile situazione in cui si trova da mesi".
 
Giorgio Spaziani (presidente Confedilizia)
 
"Il presidente di Confcommercio Sangalli propone di accorpare Imu e Tasi in un'unica imposta. L'intento, che è quello di semplificare la tassazione locale, e' certamente condivisibile. La soluzione, pero', deve essere ambiziosa e non limitarsi a una mera sommatoria di imposte esistenti". "Occorre dare vita a un tributo effettivamente legato ai servizi, a carico dei detentori degli immobili, deducibile dal reddito di persone fisiche e imprese, e tale da superare l'attuale sistema di imposizione patrimoniale attraverso una concezione più moderna. Solo così si raggiungerebbe l'obiettivo di una maggiore equita' per i contribuenti e di una piu' virtuosa gestione dei servizi da parte dei Comuni. A Confcommercio proponiamo di lavorare insieme in questa direzione". 
 
Giovanni Ferrara (presidente Unimpresa)
 
"Siamo d'accordo col presidente Sangalli: l'eventuale aumento dell'Iva sarebbe un colpo mortale per la nostra economia e l'allarme rosso, quindi, è più che giustificato".  "Le clausole di salvaguardia - sottolinea - corrono il rischio di rappresentare il colpo di grazia per l'economia italiana: l'incremento delle aliquote avrebbe inevitabili effetti sui prezzi finali di prodotti e servizi, con i consumi destinati a fiaccarsi sensibilmente" aggiunge Ferrara. Se scatteranno le clausole di salvaguardia, l'Iva, con aliquota principale dal 22% al 25%, sarà sempre di più la regina delle tasse italiane. Si passerà dai 140 miliardi di euro previsti per il 2019 agli oltre 164 miliardi del 2020. Il balzello sui consumi salirà quindi dal 27% al 30% del totale del gettito tributario dello Stato". 

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