Relazione Sangalli: i commenti

Relazione Sangalli: i commenti

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8 giugno 2017

Secondo il presidente della Commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi "l'ottima relazione del Presidente della Confcommercio evidenzia il buon stato di salute della storica confederazione del terziario italiano che ne interpreta la vitalità e le insicurezze dovute ad uno Stato schizofrenico e invasivo. Emblematica è stata la vicenda dei voucher in quanto viziata da pregiudizi ideologici che hanno condizionato anche la pasticciata soluzione sostitutiva. Bene ha fatto Sangalli a criticarla nel nome del principio di realtà. L'Italia potrà crescere se libererà tutte le potenzialità dell'economia dei servizi dai pesanti vincoli che la frenano".

"Il quadro del paese descritto oggi dal Presidente di Confcommercio Sangalli sui nodi strutturali che frenano da oltre venti anni la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese e' pienamente condivisibile e non lascia alibi a nessuno". Cosi' la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sottolineando che "sono mesi che la Cisl sostiene che senza una svolta nella politica economica e fiscale il nostro sistema produttivo non riuscira' a risalire la china, come tutti ci auguriamo. Anche noi pensiamo che il sistema fiscale italiano sia troppo oneroso ed un aumento ulteriore dell'Iva sarebbe deleterio per i consumi e per la tenuta delle imprese. Occorre affrontare anche il tema della fragilita' del sistema infrastrutturale e della legalita' che soprattutto nelle regioni del mezzogiorno strangolano il sistema economico, in particolare la vitalita' delle piccole e medie imprese. E' poi importante che il presidente Sangalli abbia ribadito l'importanza e giustamente valorizzato l'accordo sulla riforma del sistema contrattuale che abbiamo sottoscritto con Confcommercio, perche' il ruolo attivo dei corpi intermedi e' indispensabile nei processi di sviluppo, in una fase in cui bisogna fermare l'invadenza della politica e del populismo sulle materie del lavoro", conclude.

Il Codacons condivide l'allarme sull'Iva lanciato dal presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli. "Consumatori e Confcommercio sono stavolta uniti nel contrastare qualsiasi incremento delle aliquote - spiega il presidente Carlo Rienzi - l'aumento dell'Iva avrebbe effetti devastanti sui consumi, spingendo le famiglie a ridurre la spesa complessiva a fronte del rincaro generalizzato dei prezzi in tutti i settori. Questo perche' le maggiori aliquote determinerebbero una stangata media da 791 euro a famiglia, con effetti immediati sui consumi che scenderebbero dello 0,7% - aggiunge Rienzi - una sciagura per il commercio italiano e una condanna a morte per migliaia di negozi e piccole attivita'. Non solo. Le consegueze dell'aumento Iva avrebbero ripercussioni negative anche sul Pil, con un impatto stimabile attorno allo 0,3%, contribuendo cosi' a rallentare la ripresa economica dell'Italia".

''Il messaggio che spicca tra i tanti temi toccati nella profonda e pienamente condivisibile relazione del presidente Sangalli è chiaro: in tempi sempre più incerti a livello nazionale e internazionale è indispensabile puntare su tutto ciò che è concreto, tangibile, immediato e immediatamente comprensibile". Lo dice Davide Rossi, direttore generale della Aires, Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati (Euronics, Expert, Trony e Sinergy, Unieuro). "Al contrario, ogni idea, progetto, ambizione che rischi di apparire evanescente, o peggio incomprensibile, rischia di creare un senso di impotenza e frustrazione che renderebbe ancora più difficile il cammino delle imprese, ridurrebbe ulteriormente la fiducia dei consumatori e, in definitiva, finirebbe per allontanare ogni possibilità di reale ripresa dell'economia. In questo contesto ci sembra prioritario che si metta al centro non tanto e non solo il sostegno alle imprese e ai settori imprenditoriali che hanno contributo a far crescere il benessere in Italia dal dopoguerra in poi, ma anche la giusta rivendicazione di coloro che reclamano parità di condizioni tra operatori in concorrenza per il medesimo cliente", spiega Rossi.

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