Rete Imprese Italia: "costo del credito irragionevole"

Rete Imprese Italia: "costo del credito irragionevole"

Audizione alla commissione Industria del Senato sul decreto che reintroduce le commissioni bancarie. No a norme "che permettano la sostanziale invarianza della situazione attuale".

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3 aprile 2012

''Il costo effettivo del finanziamento'' delle imprese da parte delle banche ha raggiunto ''livelli irragionevoli'' a causa dell'introduzione di commissioni ''difficilmente negoziabili''. Lo hanno detto i
rappresentanti di Rete Imprese Italia in un'audizione alla commissione industria del Senato.
sul decreto che reintroduce le commissioni bancarie, che erano state dichiarate nulle dal dl liberalizzazioni. Rete Imprese Italia ha ricordato, a proposito delle leggi sulle commissioni, che ''a seguito dell'intervento normativo che aveva vietato l'applicazione delle commissioni di massimo
scoperto, siano state introdotte dagli intermediari finanziari una serie di commissioni, diversamente denominate, che in molti casi hanno finito per aumentare gli oneri a carico delle imprese piuttosto
che ridurli. In altri casi inoltre si sono ridotti i criteri di trasparenza e di confrontabilita' tra le diverse offerte praticate dalle banche''. Rete Imprese Italia "considera opportuno ogni intervento volto a combattere la diffusa prassi bancaria di applicare commissioni ed altri costi in modo non controllabile o difficilmente negoziabile dall'impresa e in misura sproporzionata rispetto all'ammontare del finanziamento concesso o in essere, che portano il costo effettivo dei finanziamenti a livelli irragionevoli''. ''Ciò che si considera assolutamente da evitare - ha
concluso Rete Imprese Italia - è qualsivoglia normativa che permetta la sostanziale invarianza della situazione attuale, come avvenne con l'eliminazione dalla commissione di massimo scoperto che si concluse con il cambio di denominazione e della base impositiva''.

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