RETE IMPRESE ITALIA: "CON IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE IRPEF ANCORA PIU' INIQUA"

RETE IMPRESE ITALIA: "CON IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE IRPEF ANCORA PIU' INIQUA"

Audizione alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato sulla conversione in legge del decreto legge 3 del 2020. "Serve una riforma che renda uniforme la tassazione dei redditi delle persone fisiche a prescindere dalla natura del reddito".

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18 febbraio 2020

Il taglio del cuneo fiscale "pur avendo una valenza senz'altro positiva" rende "insostenibile la profonda iniquità del sistema di tassazione Irpef", secondo Rete Imprese Italia, che ha chiesto una "ridefinizione dell'intero sistema" fiscale, in un'audizione alla Commissione Finanze e tesoro del Senato sulla conversione in legge del decreto legge 3 del 2020. Le detrazioni diversificate secondo la natura del reddito, hanno determinato, si legge nel documento presentato al Senato,
"distinte curve di progressività della tassazione, rendendo evidente che in Italia la tassazione dei redditi non è uguale per tutti" e hanno enfatizzato "l'iniquità incrementando il bonus riconosciuto solo ai lavoratori dipendenti". Secondo Rete Imprese Italia, serve una riforma che renda uniforme la tassazione dei redditi delle persone fisiche a prescindere dalla natura del reddito. Per integrare il processo di riduzione del cuneo fiscale, Rete imprese propone inoltre di introdurre in via sperimentale per tre anni, "la piena detassazione degli incrementi retributivi, determinati dalla contrattazione collettiva comparativamente più rappresentativa".

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