Rete Imprese Italia: rischio di aumento pressione fiscale sulle imprese

Rete Imprese Italia: rischio di aumento pressione fiscale sulle imprese

Federalismo municipale30/2011
I Presidenti di Casartigiani, Cna, Confartigianto, Confcommercio e Confesercenti hanno sollecitato al Ministro dell’Economia G

 

30/2011                 

 

Roma, 11 febbraio 2011

 

COMUNICATO STAMPA

 

FEDERALISMO MUNICIPALE

 

RETE IMPRESE ITALIA:

RISCHIO DI AUMENTO PRESSIONE FISCALE SULLE IMPRESE

 

Il nuovo testo del decreto sul federalismo municipale rischia di far aumentare la pressione fiscale locale sulle imprese.

Secondo Rete Imprese Italia il passaggio dall’attuale aliquota ICI, pari in media al 6,49 per mille, alla nuova IMU con aliquota base del 7,6 per mille che, però, grazie all’autonomia concessa ai Comuni, potrebbe essere incrementata sino al 10,6 per mille, comporterebbe, in tal caso, un aggravio fiscale sugli immobili strumentali posseduti dalle imprese pari a circa 3 miliardi di euro.

“Sarebbe un pesante aumento per il sistema delle imprese già gravato da una pressione fiscale più elevata rispetto alla media europea” commenta Giorgio Guerrini, Presidente di Rete Imprese Italia.

Dalle stime effettuate emerge che, considerando tutti gli immobili adibiti ad attività produttiva (immobili adibiti ad ufficio, negozi e botteghe, magazzini, laboratori per arti e mestieri, opifici, alberghi e pensioni, teatri, fabbricati industriali e commerciali), l’incremento dell’ imposizione ad aliquota del 7,6 per mille sarebbe pari a 812 milioni di euro.

A livello di singola impresa, inoltre, l’aggravio di imposizione rischia di superare alcune migliaia di euro annue in base al Comune nel quale è collocata l’impresa stessa.

“Il federalismo fiscale che ci piace – sottolinea Guerrini - è quello che favorisce la progressiva riduzione della spesa pubblica locale improduttiva e che determina un meccanismo virtuoso in grado di abbassare la pressione fiscale sulle imprese”. A questo proposito, il Presidente Guerrini conclude con un auspicio: “Ci aspettiamo che i Comuni, nell’ambito della propria autonomia tributaria, riducano, come permette la norma, l’aliquota base dello 0,3 per cento. In tal modo le imprese godrebbero di un risparmio di imposta pari a 1,4 miliardi di euro”.

 

Segue tabella: Impatto IMU su immobili delle imprese

 

 

 

 

 

Impatto dell'IMU sugli immobili delle imprese: aliquota base del 7,6 per mille, ipotesi di aumento e riduzione del 3 per mille

anno 2009 - valori in milioni di euro

categoria

attuale ICI

 aliquota base

7,6 per mille

ipotesi aumento 3,0 per mille: IMU al 10,6 per mille

ipotesi riduzione 3,0 per mille: IMU al 4,6 per mille

IMU

variazione IMU-ICI

IMU

variazione IMU-ICI

IMU

variazione IMU-ICI

A10

Uffici e studi privati

477

559

81

779

302

338

-139

C1

Negozi e botteghe

740

866

126

1.208

468

524

-216

C2

Magazzini e locali di deposito

491

574

84

801

310

348

-143

C3

Laboratori per arti e mestieri

217

254

37

354

137

154

-63

D1

Opifici

798

935

136

1.303

505

566

-233

D2

Alberghi e pensioni

349

409

60

570

221

247

-102

D3

Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili

42

49

7

68

26

30

-12

D7

Altri fabbricati per attivita' industriale

866

1.014

148

1.414

548

614

-253

D8

Altri fabbricati per attivita' commerciale

782

916

133

1.277

495

554

-228

 

Totale Immobili imprese

4.763

5.575

812

7.775

3.012

3.374

-1.389

Elaborazione Rete Imprese Italia su dati Agenzia del Territorio e IFEL

 

 

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