Rete Imprese Italia: "Dalla manovra poche misure per la crescita delle imprese"

Rete Imprese Italia: "Dalla manovra poche misure per la crescita delle imprese"

Audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta: "Apprezzabile il ritorno alla spending review con 3,5 milardi di tagli alla spesa pubblica improduttiva e bene aver disinnescato gli aumenti dell'Iva". "Male lo spostamento dell'Iri al 2018 e la mancata deducibilità totale dell'Imu sugli immobili strumentali".

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6 novembre 2017

"Apprezzabile, seppur timido, il ritorno alla spending review con 3,5 milardi di tagli alla spesa pubblica improduttiva e bene aver disinnescato gli aumenti dell'Iva per il 2018 che avrebbero comportato maggiori imposte per oltre 15 miliardi di euro, ma ci sono poche misure per la crescita delle imprese". Così il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, intervenuto a nome di Rete Imprese Italia all'Audizione sulla manovra di Bilancio svoltasi davanti alle Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato."Ci riferiamo, in particolare, sul fronte fiscale allo spostamento dell'entrata in vigore dell'IRI al 2018 che comporterà la mancata riduzione della pressione fiscale per circa 250mila imprese, alla mancata deducibilità totale dell'Imu sugli immobili strumentali e alla mancata riduzione dell'Irap per le piccole imprese - aggiunge - Inoltre, per le imprese che adottano il regime di cassa occorre consentire il riporto delle perdite estendendo alle ditte individuali la disciplina prevista per le società di capitali. E sull'introduzione all'obbligo della fatturazione elettronica tra privati è necessario procedere con estrema cautela nell'ambito di un progetto di medio periodo che coinvolga anche le rappresentanza d'impresa". Rivolta ha poi auspicato che si proceda "con estrema cautela" sull'introduzione all'obbligo della fatturazione elettronica tra privati mentre "abbiamo apprezzato l'introduzione di un incentivo strutturale all'occupazione giovanile, che può rappresentare un primo intervento per la riduzione strutturale del costo del lavoro da noi auspicata". Rete Imprese ricorda poi che era "fortemente attesa" l'esclusione dei Fondi Interprofessionali dalla normativa sul bail in mentre, per quanto riguarda il credito di imposta per le attività di formazione, giudica "una inspiegabile complicazone" l'averlo subordinato alle attività sancite dai contratti collettivi territoriali o aziendali. Valutazione invece "fortemente negativa" di Rete Imprese sull'estensione della disciplina generale della vendita diretta alle imprese agricole "perché rappresenta un'impropria ed inopportuna invasione di campo che creerebbe un ingiustificato equilibrio delle dinamiche concorrenziali". Infine, ha concluso Rivolta, nella manovra "al turismo non vengono riservati interventi dedicati nonostante questo settore sia stato uno dei protagonisti principali della crescita al di sopra delle previsioni del Pil nazionale". "Infine - ha detto Rivolta - per sostenere un settore strategico per la competitività del Paese quale quello dell'autotrasporto, sarebbe opportuno rifinanziare anche la sezione speciale per l'autotrasporto, considerati i positivi risultati riscontrati nel passato.

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