Riaperture: per le discoteche ancora un nulla di fatto

Riaperture: per le discoteche ancora un nulla di fatto

Dal Consiglio dei ministri nessuna decisione sulla data di ripartenza dell'attività, c'è l'ipotesi ristori. Silb: “volete una estate di feste abusive e di assembramenti fuori controllo?”.

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8 luglio 2021

Nessuna decisione da parte del governo sull'eventuale riapertura delle discoteche. Il Consiglio dei ministri che, in base alle attese, avrebbe dovuto stabilire la data di riapertura, ha affrontato la questione solo a margine dei lavori senza giungere a una soluzione. C'è però l'ipotesi di ristori per le imprese del settore.

Tutto questo nonostante che il Comitato tecnico scientifico avesse dato carta bianca a un protocollo di sicurezza che stabilisce che si potrà ballare solo all'aperto, esclusivamente in zona bianca, e in locali con capienza contingentata al 50%. Per accedere sarà necessario il 'green pass' e le discoteche dovranno assicurare il tracciamento dei clienti e la misurazione della temperatura all'ingresso. Ai gestori delle discoteche era arrivata la solidarietà del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: "sono gli unici operatori del turismo ancora in attesa di poter riaprire gli impianti. Una circostanza che, mi auguro, venga superata il prima possibile, in sicurezza. Sappiamo che all'interno del governo esistono diverse sensibilità, ma è ora che le resistenze ingiustificate vengano superate. Non si possono accettare rave e party sregolati e continuare a bloccare le attività legali e sicure. È assurdo".

Silb: “volete una estate di feste abusive e di assembramenti fuori controllo?”

“È ora di affrontare seriamente i problemi della nostra categoria e soprattutto di ascoltare le nostre proposte, che rappresentano l’unica soluzione per ripartire in sicurezza al più presto”. Lo ribadisce il presidente del Silb-Fipe, Maurizio Pasca, commentando il mancato via libera alla riapertura delle discoteche.

“Abbiamo aspettato senza protestare, con educazione, e abbiamo visto tutte le sere nel nostro Paese, da quando è cessato il coprifuoco, assembramenti senza regole, feste abusive, giovani e meno giovani bere alcol senza nessun controllo. Abbiamo proposto in tutte le sedi istituzionali e politiche - lamenta Pasca - di responsabilizzare la nostra categoria per far divertire i giovani in sicurezza con il ‘green pass’, al sicuro in location super controllate. Non siamo stati ascoltati quando abbiamo suggerito un esperimento pilota per le riaperture dei club in sicurezza, ora ci chiediamo: volete una estate di feste abusive e di assembramenti fuori controllo? Volete che i giovani abbraccino il nomadismo alcolico? Pensate che qualcuno riesca a gestire gli assembramenti?”. 

La realtà, per il numero uno del Silb, è che le discoteche svolgono un ruolo socialmente utile, è ora di capirlo. I ragazzi, pur di tornarci, sono pronti a vaccinarsi. È stato dichiarato che entro il 10 luglio la data di apertura sarebbe stata definita, nel frattempo i locali hanno sistemato gli ambienti, reperito il personale, eseguito gli ordini necessari, contrattualizzato artisti e format, si sono preparati con zelo dopo un anno di chiusura”. Nonostante ciò siamo gli ultimi in Europa a non avere una data certa, al contrario di Grecia, Inghilterra, Spagna, Croazia e Germania. E adesso? Si rimanda ancora la decisione parlando di ristori? Siamo ancora gli ultimi a dover riaprire?”, conclude Pasca.

Riaperture, il contenuto del decreto legge

Il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto legge sulle riaperture già approvato dalla Camera. Per quanto riguarda i principali contenuti, in ordine cronologico:

  • centri commerciali sono tornati ad aprire dal fine settimana del 22 maggio;
  • le palestre dal 24 maggio;
  • i ristoranti hanno ripreso il servizio anche al chiuso dal primo giugno, a pranzo e cena;
  • i parchi tematici hanno riaperto il 15 giugno;
  • matrimoni e feste dal 15 giugno, ma solo con il “green pass”;
  • i congressi si possono di nuovo organizzare dal primo luglio;
  • sale giochi e bingo dal primo luglio;
  • discoteche ancora chiuse.

 

Il comunicato di Palazzo Chigi

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative all'emergenza epidemiologica da COVID-19. In considerazione dell'andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale, il testo modifica i parametri di ingresso nelle "zone colorate", secondo criteri proposti dal Ministero della salute, in modo che assumano principale rilievo l'incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva nonche' il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Inoltre, nelle "zone gialle" si prevedono rilevanti, ancorché graduali, modifiche. Di seguito le principali: dall'entrata in vigore del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un'ora, rimanendo quindi valido dalle 23.00 alle 5.00. A partire dal 7 giugno 2021, sarà valido dalle ore 24.00 alle 5.00. Dal 21 giugno 2021 sarà completamente abolito.

Dal 1 giugno sarà possibile consumare cibi e bevande all'interno dei locali anche oltre le 18.00, fino all'orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti; dal 22 maggio, tutti gli esercizi presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali potranno restare aperti anche nei giorni festivi e prefestivi; anticipata al 24 maggio, rispetto al 1 giugno, la riapertura delle palestre; dal 1 luglio potranno riaprire le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli; dal 1 giugno all'aperto e dal 1 luglio al chiuso, sarà consentita la presenza di pubblico, nei limiti già previsti (25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all'aperto e 500 al chiuso), per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale); dal 22 maggio sarà possibile riaprire gli impianti di risalita in montagna, nel rispetto delle linee guida di settore; dal 1 luglio sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò potranno riaprire al pubblico; parchi tematici e di divertimento potranno riaprire al pubblico dal 15 giugno, anziché dal 1 luglio; tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi saranno di nuovo possibili dal 1 luglio; dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della "certificazione verde". Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all'aperto o al chiuso; dal 1 luglio sarà nuovamente possibile tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza.

 

Assomusica a Costa: “meno regole, più certezze”

Più certezze, meno regole. È quanto ha chiesto Assomusica, l'Associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo aderente a Confcommercio, al sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa sul tema fondamentale delle riaperture. "Desidero ringraziare il sottosegretario per la disponibilità, l'attenzione e l'impegno a trovare delle soluzioni, nel più breve tempo possibile, su problemi e dati che abbiamo messo sul  tavolo nelle scorse settimane", ha dichiarato a margine dell'incontro il presidente Vincenzo Spera. "Il nostro auspicio è che nelle prossime riunioni in agenda tra Governo, Cts e Regioni si possano approfondire le criticità e le istanze che abbiamo sottoposto all'attenzione dei vertici istituzionali. La stagione estiva è già partita e senza alcune risposte, chiare e ragionevoli, la filiera degli spettacoli di musica dal vivo non sarà in grado di sostenere finanziariamente le attività culturali".       

 

Agis: “rivedere i parametri per gli spettacoli dal vivo”

L’Associazione generale italiana dello spettacolo si è detta d'accordo con quanto dichiarato nei giorni scorsi dal presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, sulla necessità di un cambiamento dei parametri per gli spettacoli dal vivo. Il settore è rimasto bloccato dalla fine di febbraio 2020, ad eccezione di una breve parentesi nel corso dell’estate e fatica ad uscire dalla crisi. Facendo riferimento alle deroghe concesse all’Arena e al Teatro di Siracusa, per Agis vi sono le condizioni per aumentare il numero massimo di spettatori agli eventi dal vivo. Riprendendo le parole del presidente Spera, l’Associazione ritiene “urgente e necessaria una revisione che selezioni una serie di parametri quali, ad esempio, quelli che decretano l’automatismo del passaggio del colore delle Regioni”. Un intervento che potrebbe essere applicato in tempi strettissimi e potrebbe dare un nuovo slancio ad uno dei settori più colpiti dalla pandemia “che non potrà in alcun modo sostenere economicamente le proprie attività, anche alla luce, ribadiamo, dei limiti massimi di capienza attualmente fissati per gli eventi”, ha commentato il presidente di Agis, Carlo Fontana. Infine le Associazioni propongono anche di:

  • aumentare la capienza massima comprendendo anche gli spettatori muniti di green pass; 
  • superare il limite del 50% imposto dal governo, prevedendo un aumento di cinque punti percentuali per ogni avanzamento del 10% della popolazione, al raggiungimento del 40% di vaccinati (completi) della popolazione nazionale.

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