"Riapriamo Pescara": commercianti e artigiani in corteo

"Riapriamo Pescara": commercianti e artigiani in corteo

Mobilitazione promossa da Confcommercio, Casartigiani, Cna, Confartigianato e Confesercenti. Alla vigilia il presidentedi Confcommercio, Ezio Ardizzi, aveva chiesto le dimissioni dei "consiglieri responsabili" "al fine di indurre lo scioglimento dello stesso ed evitare altri atti scellerati per la nostra città dettati dalla frenesia pre-elettorale".

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19 febbraio 2014

Alcune centinaia di persone hanno sfilato per le vie del centro di Pescara per protestare contro i provvedimenti dell'amministrazione comunale e per il rilancio economico della città nell'ambito di una mobilitazone promossa da Confcommercio, Casartigiani, Cna, Confartigianato e Confesercenti. Il corteo, aperto da uno striscione con lo slogan 'Riapriamo Pescara', ha preso il via in Piazza della Repubblica, ha sfilato lungo Corso Vittorio Emanuele e ha raggiunto Piazza Italia ed il Comune, dove si è svolto il comizio finale. All'iniziativa hanno preso parte commercianti, artigiani, rappresentanti dei comitati di via e delle associazioni di categoria. Toni forti, a Palazzo di Città, quando i manifestanti hanno incontrato gli assessori ai Tributi e al Commercio, Massimo Filippello e Gianni Santilli. Commercianti e artigiani dicono 'no alla Tares, no alla chiusura di Corso Vittorio Emanuele e no all'abusivismo'. Al contrario bisognerebbe concentrarsi sul 'rilancio di porto, aeroporto, ferrovie e alta velocità, sul piano parcheggi e sugli interventi urgenti sulla rete fognaria'. Alla vigilia della manifestazione, in una nota firmata dal presidente Ezio Ardizzi, Confcommercio Pescara aveva chiesto le dimissioni deI "consiglieri responsabili" del Consiglio Comunale, "al fine di indurre lo scioglimento dello stesso ed evitare altri atti scellerati per la nostra città dettati dalla frenesia pre-elettorale". "Non ne possiamo veramente più di questa Amministrazione - dice Ardizzi - che ha saputo solo arrecare danni incalcolabili alle aziende, disagi continui alla collettività e che va fermata nella fase finale del suo quinquennio prima di effettuare altri atti scellerati dettati dalla frenesia pre-elettorale. Se l'Amministrazione Comunale non riesce a capire i segnali che vengono dal territorio, se insiste con la politica dei sensi unici e dei rondò o peggio ancora dei cantieri 'mangia risorse pubbliche' dell'ultima ora, allora deve andarsene prima di arrecare altri danni. Ci aspettiamo che, prima della fine della manifestazione qualcuno venga ad annunciare ufficialmente le dimissioni dei 'consiglieri responsabil' e il conseguente scioglimento del Consiglio Comunale quale atto di buon senso  verso la città di Pescara".  

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