Ammortizzatori sociali, “servono ancora chiarimenti e approfondimenti”

Ammortizzatori sociali, “servono ancora chiarimenti e approfondimenti”

Nuovo incontro tra il ministro Orlando e le parti sociali. Nel testo della bozza di riforma Cig per tutti, anche per piccole e micro-aziende, e più tutele per gli autonomi. Confcommercio: “tenere insieme inclusività delle prestazioni e sostenibilità contributiva”.

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9 agosto 2021

Si è tenuto il 9 agosto scorso il nuovo incontro tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e le parti sociali (il precedente si era tenuto il 21 aprile) per un confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali. Nella bozza in discussione, più tutele per gli autonomi ma anche per precari, stagionali e lavoratori dello spettacolo che potranno beneficiare di uno strumento ad hoc. E cassa integrazione per tutti i dipendenti, anche nelle piccole e micro-aziende.

La riforma prevede una serie di incentivi, da quelli per chi assume lavoratori in Cigs agli sconti-premio per chi non usa a lungo la cassa. L'idea è quella di tre anni di transizione, dal 2022 al 2024, con la copertura a carico della fiscalità generale. Di fondi ne serviranno parecchi (circolano stime tra i 6 e i 10 miliardi) per dare la cassa a tutti i lavoratori, anche quelli nelle aziende da 1 a 5 dipendenti. Ma si tratta di una necessità non più rinviabile, come ha dimostrato l'emergenza Covid. I conti però li deve ancora fare il ministro dell'Economia, Daniele Franco, che condivide l'impianto della riforma ma ha chiesto a tutti, così come per la riforma del fisco, di attendere settembre quando saranno aggiornate le stime di Pil e deficit.

Nel frattempo Orlando cercherà l'intesa con le parti sociali su un progetto che mira ad aumentare "il grado di equità generale" del sistema  e in cui "non vi siano lavoratori esclusi". Per i più precari si potenzierebbe la Dis-Coll (tanti mesi quanti i contributi versati, posticipo del decalage, contributi figurativi). Anche la Naspi verrebbe rafforzata (con un trattamento di maggior favore per i più anziani che più difficilmente ritrovano un impiego). Per gli autonomi arriverebbero più tutele per la maternità e più giorni di malattia, in attesa di valutare l'impatto dell'Iscro, da rendere semmai permanente. La platea dei beneficiari della Cig, invece, sarebbe estesa a tutti i lavoratori subordinati, e ci sarebbe un aumento del beneficio. Verrebbero anche introdotte due nuove causali, "prospettata cessazione dell'attività" e "liquidazione giudiziale" oltre a specificare che la riorganizzazione aziendale potrà essere invocata anche in caso di "processi di transizione". Verrebbe anche rafforzato il contratto di solidarietà ed esteso ulteriormente il contratto di espansione. La riforma azzererebbe l'attuale contatore sia per la Cig che per la Cigs. La cassa in deroga sarebbe superata con la creazione di un Fondo emergenziale intersettoriale, finanziato con un contributo a carico dei fondi bilaterali.

Il commento di Confcommercio


“Occorre chiarire in che modo l’inclusività delle prestazioni dei nuovi ammortizzatori si concilierebbe con la sostenibilità contributiva da parte delle imprese e in che modo verrebbe concretamente tradotto il principio dell’evoluzione assicurativa delle tutele. Così pure va chiarito quale sarebbe l’effettivo concorso della finanza pubblica in una necessaria fase di transizione, che tenga particolarmente presente l’impatto profondo dell’emergenza Covid19 su tanta parte del terziario di mercato”. Così Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio, dopo l’incontro con il ministro Orlando.

“Inoltre - ha proseguito - va approfondito il modo in cui il principio delle tecniche protettive differenziate terrebbe operativamente conto della diversità delle dinamiche strutturali tra i settori produttivi e va superata la lettura residuale del Fondo di integrazione salariale. Occorre, poi, sviluppare organicamente il principio del connubio strutturale tra ammortizzatori sociali e politiche attive”.

“Insomma - ha concluso la vicepresidente di Confcommercio - è ancora necessario un importante lavoro di chiarimento ed approfondimento per arrivare ad una condivisa proposta di riforma degli ammortizzatori sociali”.

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