Riforma del fisco, il Governo cerca il dialogo

Riforma del fisco, il Governo cerca il dialogo

Si susseguono le riunioni per elaborare la legge di Bilancio per il prossimo triennio e la nuova delega fiscale collegata. Allo studio una cash flow tax per autonomi e partite Iva, confermato il taglio del cuneo fiscale per i redditi tra 28mila e 40mila euro.

DateFormat

8 ottobre 2020

Nuova Irpef da studiare nei dettagli con una legge delega, prendendosi il giusto tempo, e coinvolgendo nella revisione la giunga delle 532 tax expenditures ancora operative. E intanto anticipo di riforma del fisco con l'avvio, entro la metà del 2021, dell'assegno universale per i figli fino a 18 anni, che sarà finanziato già in manovra. E' lo schema su cui si sta muovendo il governo per elaborare la legge di Bilancio per il prossimo triennio e la nuova delega fiscale collegata, che punterà a tagliare le tasse sul lavoro e per il ceto medio e cancellerà, ma in modo graduale, i sussidi dannosi per l'ambiente sostituendoli con incentivi a sostegno della transizione green.

La prossima settimana, quando sarà chiamato anche a esprimersi sulla Nadef, il Parlamento voterà gli indirizzi sul piano per accedere ai fondi europei. Insieme al Documento programmatico di bilancio il governo dovrebbe presentare anche il Piano di Ripresa e Resilienza con i progetti di investimento e le riforme, in cima quella del fisco.

Gli indirizzi del Governo

Alcune linee di intervento l'esecutivo le mette nero su bianco negli allegati alla Nadef  e ha iniziato a parlarne anche nelle riunioni al Mef, prima tra ministro, vice, sottosegretari e rappresentanti economici dei partiti, poi in giornata anche con i commercialisti. All'incontro con i professionisti il ministro Roberto Gualtieri ha confermato sia lo studio di una cash flow tax per autonomi e partite Iva sia l'idea di varare la riforma del fisco per delega attraverso un "ampio dialogo" con tutti i soggetti interessati. E subito le opposizioni chiedono di essere coinvolte, annunciando disponibilità a sedersi al tavolo, come fa Forza Italia. L'idea sarebbe quella di portare a casa la delega entro la primavera, per chiudere i decreti attuativi e far scattare la nuova Irpef dal 2022 (sul modello tedesco o riduzione delle aliquote ancora si discute), spingendo nel frattempo sulla digitalizzazione della macchina del fisco e sul recupero dell'evasione grazie al piano cashless (proseguono gli incontri con gli operatori delle carte per far partire il cashback del 10% dei pagamenti digitali da dicembre). Con la legge di Bilancio, invece, arriverà il finanziamento aggiuntivo per far partire l'assegno unico entro la metà dell'anno, compatibilmente con l'approvazione della delega che lo istituisce da parte del Senato e i tempi necessari per i decreti attuativi, che dovranno stabilire, tra l'altro, la modulazione dell'assegno in base all'Isee.

Altro tassello della manovra la conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi tra 28mila e 40mila euro mentre sul fronte del lavoro si sta ragionando su una proroga della Cig di emergenza per i settori più colpiti dalla crisi. Intanto con il nuovo decreto Covid l'esecutivo dà tempo fino al 31 ottobre per chiedere gli ammortizzatori collegati all'emergenza.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca