Rigenerazione urbana, leva del rilancio socio-economico di città e territori

Rigenerazione urbana, leva del rilancio socio-economico di città e territori

Confcommercio è intervenuta a Torino alla rassegna “Urbanpromo” ribadendo l’impegno a favore delle città e in difesa del ruolo strategico al loro interno svolto dal terziario di mercato. 

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18 novembre 2019

Il 14 e 15 novembre scorsi a Torino Confcommercio è intervenuta a “Urbanpromo” sul tema della rigenerazione urbana come leva del rilancio socio-economico di città e territori. La partecipazione alla rassegna annuale, organizzata da Urbit per l’Istituto di Nazionale Urbanistica, conferma l’impegno della Confederazione sul tema, in particolare a favore delle città, dato il ruolo strategico in tale ambito del terziario di mercato. Appuntamento principale il convegno “Rigenerazione urbana, leva del rilancio socio-economico di città e territori”, aperto dai saluti di Maria Luisa Coppa, presidente di Confcommercio Piemonte; di Vittoria Poggio, assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio; di Eugenio Gambetta, vicepresidente di Anci Piemonte; di Michele Talia e Stefano Stanghellini, rispettivamente presidenti di Inu e Urbit. Dopo l’avvio dei lavori ad opera di Iginio Rossi, responsabile dei Progetti Speciali Urbit, che da tempo segue il lavoro di Confcommercio sui temi della città, Roberta Capuis, responsabile del Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio, ha ripercorso le tappe del lavoro svolto nel 2019, che ha proseguito quanto fatto nell’anno precedente a livello di promozione di scambi di progetti tra città e territori e di ricerca di nuove opportunità a livello nazionale ed europeo. Capuis ha poi introdotto il programma, che prevedeva  l’approfondimento di tre distinti approcci legislativi regionali e l’analisi dell’ impatto delle norme sulle città.

La prima sessione di lavoro, dedicata a “Urbanistica e commercio nelle leggi regionali: casi a confronto” e coordinata da Luca Tamini, professore di Urbanistica del Politecnico di Milano, ha consentito ai tanti rappresentanti di amministrazioni regionali e locali presenti di conoscere i lavori svolti in sintonia tra Associazioni regionali e strutture tecniche regionali. Lavori che, come affermato dallo stesso Tamini, hanno permesso di ottenere risultati concreti per l’integrazione delle politiche urbane con quelle commerciali. Relatori della sessione i direttori generali delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, affiancati dai rappresentanti delle rispettive Confcommercio regionali. Paolo Mora, direttore Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia, ha sottolineato come “fare politiche regionali per il commercio oggi significhi fare politiche integrate rimettendo al centro le attività economiche del tessuto urbano”. A seguire Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia, ha messo in evidenza l’importanza del ruolo dei Distretti urbani del commercio nella legge regionale di recente approvazione. Paolo Ferrecchi, direttore generale Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia Romagna, ha quindi evidenziato l’intenzione dell’ente locale di intensificare, nella programmazione 2021-2027, l’entità delle risorse da mettere a disposizione dei territori per favorire ulteriormente i processi di rigenerazione urbana. Affermazione a proposito della quale Pietro Fantini, direttore Confcommercio Emilia Romagna, ha rimarcato l’importanza del lavoro che la Confederazione regionale sta portando avanti con la Regione nell’attuale fase di revisione della legge di settore sul commercio, che ha tra gli obiettivi primari quello di intercettare il fabbisogno di innovazione  delle imprese all’interno dei contesti urbani. Giorgia Vidotti, direttore generale Industria, Artigianato, Commercio e Servizi della Regione Veneto, ha poi spiegato come anche la legge regionale veneta rappresenti una sfida culturale nella misura in cui si ripropone di rivedere la disciplina del commercio nell’ottica dell’integrazione tra politiche di sviluppo territoriale e politiche commerciali. Come ricordato anche da Eugenio Gattolin, segretario generale di Confcommercio Veneto, che ha sottolineato da parte sua come il tema dello sviluppo economico oggi coinvolga molteplici e differenti aspetti.

La seconda sessione, dal titolo “Misurare l’impatto delle politiche urbane sul sistema economico”, è stata aperta da Andrea Granelli, presidente della società di innovazione Kanso, che ha parlato di una sfida per il futuro: tendere ad una maggiore integrazione tra dato digitale e pianificazione urbanistica. “I big data devono diventare informazioni e conoscenza - ha affermato Granelli - per permettere di capire i fenomeni urbani e aiutare a prevedere la città del futuro e i bisogni dei nuovi cittadini, anche attraverso nuove competenze e nuove figure professionali che sappiano assumere decisioni a partire dalla lettura dei dati”.  Il direttore di Confcommercio Parma, Claudio Franchini, ha quindi sottolineato l’importanza dei dati per fare sindacato in modo diverso e rapportarsi con l’Amministrazione comunale in modo informato. E’ il motivo per cui Confcommercio Parma ha deciso di potenziare il proprio Ufficio studi, perché “solo attraverso la misurazione di dati reali è possibile definire progetti sostenibili e delineare nuove strategie urbane e imprenditoriali”. Il segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia, ha poi sottolineato l’importanza di fare sistema con le imprese e con le scuole per sperimentare nuove tecnologie di monitoraggio dati e creare nuove figure professionali, con competenze trasversali, in grado di leggere i flussi di dati.  Le conclusioni sono state affidate al vicepresidente Inu, Andrea Arcidiacono, che ha evidenziato tre parole chiave dell’incontro: integrazione, tra urbanistica e commercio ma anche tra i diversi saperi; sperimentazione e innovazione, per cambiare i paradigmi e i modelli della tradizione urbanistica e il modo di affrontare la realtà e di svolgere l’attività imprenditoriale; implementazione delle competenze, sapendo gestire e leggere un’ampia base di dati e informazioni per affrontare al meglio le sfide della rigenerazione urbana.

Gli scambi di esperienze sono proseguiti il giorno successivo, in forma ristretta, in un confronto tra Simon Glinvad Nielsen, partner e cofondatore del think-tank danese LivingCities, e i rappresentanti delle Confcommercio delle città di Bergamo, Genova e Parma per la diffusione di prime buone pratiche in Europa.

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