Dopo un’esperienza conclusasi decenni fa riemerge il gruppo sindacale che associa i gioiellieri, gli orologiai e gli argentieri della provincia.

Rinasce in Confcommercio Treviso - dopo un’esperienza conclusasi decenni fa - il nuovo gruppo sindacale Federpreziosi che associa i gioiellieri, gli orologiai e gli argentieri della provincia. L’Assemblea, introdotta dal presidente provinciale di Confcommercio Federico Capraro, ha visto gli interventi del direttore nazionale di Federpreziosi, Steven Tranquilli, e del vicepresidente nazionale Aldo Biscontin.

Alla presidenza è stata eletta Marzia Breda di Conegliano, che sarà affiancata da Enrico De Wrachein di Treviso come vicepresidente e da un consiglio direttivo composto da Chiara Bernardini (Conegliano), Roberto Franchin (Conegliano), Alfio Lago (Castelfranco), Luciano Sartorello (San Polo di Piave), Nicolò De Polo (Treviso). Il gruppo, che resta in carica fino al 2025, attualmente comprende circa un centinaio di imprese della provincia, ma, ovviamente il primo obiettivo è quello di allargare la base associativa.

“Quella dei gioiellieri - ha affermato il presidente Federico Capraro  - è una categoria che ha risentito della crisi economica, del cambiamento dei consumi e degli stili di vita. E’ più esposta di altre al problema sicurezza, ma dispone di una serie di carte vincenti per rimettersi in gioco e restare nel mercato con successo”.

Le grandi partite per il gioielliere del terzo millennio si basano sulle competenze, sulla conoscenza di metalli, leghe, pietre e gemme – dai diamanti naturali e sintetici, alle perle di diversa provenienza; su importanti problematiche come quella dei diamanti cosiddetti da investimento, che negli ultimi tempi sono stati oggetto di grandi truffe a danno dei consumatori a causa di vendita da parte di soggetti non competenti; sulle capacità di riparazione e manutenzione dei gioielli. I preziosi, l’oro e gli argenti rappresentano un mondo che oggi sembra lontano dai giovani, attratti da bigiotteria e design, ma che conserva ancora intatta una grande forza suggestiva ed emozionale, oltre al valore di un bene che si conserva nel tempo e che, a buon diritto, ha ancora il proprio posto nell’ambito del commercio tradizionale.