Ristorazione collettiva sull'orlo del baratro

Ristorazione collettiva sull'orlo del baratro

Ilario Perotto, presidente Angem, punta il dito contro il pagamento delle derrate alimentari a 30 giorni e altri tre pesanti provvedimenti contenuti nella legge di stabilità.

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16 ottobre 2012

"Se non cambieranno alcuni contesti, le imprese di ristorazione collettiva si ritroveranno a dover chiedere l'elemosina"!. A disegnare uno scenario così cupo è Ilario Perotto, presidente Angem, l'associazione che riunisce i principali operatori della ristorazione collettiva e che da tempo sta alzando la voce contro provvedimenti legislativi tali da disegnare uno scenario da terrore."L'applicazione dell'articolo 62 a partire dal 24 ottobre - spiega Perotto - influirà negativamente sul flusso di cassa, perché imporrà il pagamento delle derrate alimentari entro 30 giorni ad aziende che ricevono pagamenti con ritardi di oltre due anni. A questo devono sommarsi altri tre provvedimenti pesanti contenuti nella legge di stabilità. Il primo riguarda l'aumento di un punto percentuale dell'Iva sulla somministrazione che passerà dal 10 all'11% con inevitabili ripercussioni sulla ristorazione sanitaria che sconta tale aliquota. Il secondo prevede il raddoppio (dal 5 al 10%) del taglio dell'ammontare dei corrispettivi dei contratti con il sistema sanitario. Il terzo provvedimento farà annullare tutte le manovre contro i ritardi di pagamento, rendendo impignorabili i beni delle amministrazioni sanitarie e di quelle della giustizia che sono i più incalliti debitori".

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