Roma, Federsicurezza: "le istituzioni aprano un tavolo di confronto"

Roma, Federsicurezza: "le istituzioni aprano un tavolo di confronto"

Appello di Luigi Gabriele, presidente della Federazione del settore della Vigilanza e Sicurezza Privata aderente a Confcommercio, a fronte dell'allarme sicurezza nelle città italiane: "è necessario riconsiderare le possibilità di apporto che possono venire dagli operatori della sicurezza privata".

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21 ottobre 2014

"Il deficit di sicurezza a Roma, e in generale nelle grandi città, è ormai assodato, come dimostrano i numeri emersi dal rapporto sulle aggressioni al personale Atac. Non si può pretendere che le forze dell'ordine, già gravate da un pesante taglio delle risorse, debbano svolgere ogni compito di tutela del territorio. E' necessario riconsiderare, a partire da Roma, le possibilità di apporto che possono venire dagli operatori della sicurezza privata, esigenza riconosciuta anche dal protocollo del Ministero dell'Interno 'Mille Occhi sulla Città' che non ha trovato completa attuazione. Oggi è il momento di riconsiderare quell'intesa, che prevede un'importante sinergia tra forze dell'ordine pubbliche e private". Così Luigi Gabriele, presidente di FederSicurezza, Federazione del settore della Vigilanza e Sicurezza Privata aderente a Confcommercio, che rappresenta oltre 450 aziende della vigilanza privata che impiegano circa 20.000 guardie giurate. "Un vigilante armato è certamente un deterrente efficace. La carenza di risorse assegnate alle forze dell'ordine, purtroppo, finisce sempre più spesso con il tradursi in un percepito stato di insicurezza e abbandono da parte di cittadini e lavoratori. Una situazione alla quale riteniamo, con oltre 8mila guardie giurate attive solo sul territorio di Roma, di poter fornire un importante contributo per far fronte alle emergenti esigenze di sicurezza della collettività. A chi intendesse sollevare strumentalmente l'obiezione 'costi', rispondiamo serenamente che una guardia giurata 'costa' una cifra ben più che sostenibile se rapportata agli attuali costi sociali e materiali dell'insicurezza. Ribadiamo la pronta e positiva risposta degli operatori del nostro settore, e invitiamo ie istituzioni romane ad aprire un tavolo di confronto su questa emergenza e sulle soluzioni alle quali anche FederSicurezza è pronta a contribuire, con senso di responsabilità".

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