Ruote d’Italia: “Vertenza autotrasporto, governo a un bivio”
Ruote d’Italia: “Vertenza autotrasporto, governo a un bivio”
Venendo meno alle consuete abitudini, sono stato costretto per questa settimana a non rispettare i tempi per la condivisione delle mie osservazioni attraverso la rubrica “Ruote d’Italia”. In questa settimana le trattative con il Governo virano ad effettivi passi in avanti tanto che, a loro supporto, nella giornata di sabato 19 marzo, la Fai-Conftrasporto, terrà iniziative di consultazione con la categoria in diverse zone del Paese. La situazione è delicata e si paventa che potrebbe essere sottoscritta un’intesa da parte di qualcuno. La Fai–Conftrasporto non firmerà alcun accordo se non saranno fornite le risposte alle richieste che il settore avanza e a buon diritto si aspetta e, comunque, non assumerà decisioni prima di aver consultato la categoria.
Mi limito a citare un solo esempio per dare la misura dei rischi che corriamo se non ci muoviamo con attenzione e cautela. La riduzione generalizzata delle imposte sul carburante di 15 centesimi, che il Governo ha prospettato, sembrerebbe di primo acchito una misura positiva, se non fosse che minaccia di ripercuotersi negativamente sul meccanismo di compensazione di cui le imprese beneficiano. Oggi, infatti, gli autotrasportatori possono recuperare 21 cent di accise per ogni litro di gasolio acquistato, ma, se fosse applicata la riduzione generalizzata di cui sopra, si rischia che la compensazione scenda a 8 o 9 centesimi per litro. Questo per effetto delle normative europee, che da un lato stabiliscono un tetto massimo all’aliquota dell’accisa applicabile dagli Stati membri e dall’altro pongono un limite agli sgravi fiscali che essi possono riconoscere a favore degli operatori economici nazionali. Quindi, la riduzione generalizzata di 15 centesimi delle imposte sul carburante, lungi dal rappresentare un’agevolazione per il nostro settore, potrebbe tradursi addirittura ad una diminuzione dello sgravio di cui le imprese godono attualmente.
Staremo a vedere come evolverà la situazione ed è chiaro che la scelta definitiva per quanto riguarda le iniziative adottate dalla federazione, appartiene ai nostri organismi deputati. Non sappiamo quale sarà l’orientamento unitario delle sigle dell’autotrasporto, vedremo e ci comporteremo di conseguenza, avendo sempre a cuore: la verità, la tutela della categoria, e il coraggio delle nostre scelte.
A presto.
Paolo Uggè