Ruote d'Italia:  "4 novembre Festa dell’unità d’Italia e delle forze armate, e il governo divide il Paese"

Ruote d'Italia:  "4 novembre Festa dell’unità d’Italia e delle forze armate, e il governo divide il Paese"

DateFormat

4 novembre 2020

Il nuovo Dpcm, abbiamo atteso di leggere il testo per poter avere un quadro più chiaro possibile, dopo le gloriose battaglie delle Forze armate italiane per realizzare l’unità d’Italia nel  1918, riesce a dividere nuovamente il Paese. Complimenti! Il criterio giusto è quello di garantire iniziative onde evitare la diffusione del virus ma sembra, a sentire quanto i rappresentanti di alcune regioni sostengono, che le decisioni, affidate al ministro della sanità che si “limita a sentire” le regioni oggetto delle misure restrittive, oltre a risalire a circa una settimana fa, sembrano proprio indirizzate a dividere il Paese.

Un ulteriore elemento sembra essere evidenziato da alcuni dei rappresentanti regionali. Dalle anticipazioni emerse sembra che le regioni indicate a forte rischio siano tutte governate da maggioranze non omogenee a quelle che governano il Paese. Non mi iscrivo alla categoria dei “complottisti” e faccio fatica a crederlo, ma assicuro che vi sono realtà che cominciano a pensarlo realmente.

Per quanto riguarda l’attività di trasporto quello su gomma sostanzialmente è assogettato alle misure già in vigore ai tempi del precedente lockdown. Non vengono invece , diversamente dalle prime anticipazioni e grazie all’intervento delle federazioni  di Conftrasporto: Assarmatori, Federlogistica e Clia, colpite le attività croceristiche, che avevano effettuato investimenti  per garantire una maggior sicurezza dei passeggeri.

Ancora una volta invece e nonostante Conftrasporto e le federazioni, riunite anche nell’Unatras, abbiano messo in evidenza tale mancanza di rispetto per le donne e gli uomini che si muovono sulle strade d’Italia, al di fuori delle Autostrade, non si consente di poter usufruire di luoghi ove potersi ristorare e soddisfare dignitosamente le funzioni  fisiologiche impellenti. Sono persone che lavorano per la Comunità …non certo  bestie!

La domanda che pongo a questi “esperti” ma che razza di valutazione è stata effettuata? Va bene che non è necessaria peri virologi avere una adeguata conoscenza delle esigenze delle persone, ma non comprendere questo aspetto è grave. Ma questo almeno è stato evidenziato?

Se fosse per me rinchiuderei coloro che non ne hanno tenuto conto, come ai tempi del  Medio Evo, nelle gabbie, con le mani legate, per 24 ore per far provare l’esperienza di come ci si sente quando non si riesce a soddisfare esigenze fisiologiche impellenti.

Nessuno nega la situazione esistente ma perché non rendere visibili agli Enti regionali i dati della situazione epidemiologica? I metodi utilizzati ed i riferimenti a quando risalgono?

Il titolo sembra provocatorio ma è reale. I nostri antenati hanno dato la vita per unire l’Italia e oggi, mi pare che con la questione sanitaria, che andrebbe approfondita, anche perché mi pare esistano dei pareri diversi che altrettanto esperti e soprattutto cattedratici hanno espresso sull’evoluzione del virus. Recuperando un senso unitario, forse i concittadini e gli imprenditori comprenderebbero meglio la reale situazione. Non è confortante assistere a liti ogni volta addirittura nella compagine di governo. Pur se derivanti da diversità di legittime opinioni, generano sgomento e certo non trasmettono serenità della quale l’intero Paese avrebbe bisogno.

Paolo Uggè

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca