Sacconi e Damiano: "Sull'apprendistato guardiamo al modello tedesco"

Sacconi e Damiano: "Sull'apprendistato guardiamo al modello tedesco"

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22 gennaio 2014

 

Il convegno sul mercato del lavoro organizzato da Confcommercio, ha ospitato gli interventi dei presidenti delle Commissioni Lavoro del Senato e della Camera, Maurizio Sacconi e Cesare Damiano.  Secondo Sacconi, "ogni qualvolta ci siamo fermati nell'attività di regolazione si sono prodotti danni per il lavoratore". "Il contratto ideale – ha osservato Sacconi - quello a tutela progressiva, è proprio  quello di apprendistato. La tutela del lavoratore non è nel formalismo dell'articolo 18 ma nella sostanza delle competenze e delle conoscenze acquisite". "L'apprendistato- ha sottolineato - va quindi visto come un idealtipo tanto che possiamo pensare di alzare l'età". Il problema per il presidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama è che "dobbiamo scontare le conseguenze di un disastro educativo partito negli anni Settanta. Dobbiamo rimuovere i vincoli che ci condizionano. Ci sono troppe rigidità che rallentano l'apprendistato". Dunque secondo Sacconi, "la ricetta migliore è quella di guardare al modello tedesco".  Anche per Cesare Damiano l'apprendistato è uno strumento molto utile "al quale sono sempre stato favorevole. So che cos'è l'impresa e penso che sia uno strumento da valorizzare e so che questo strumento fatica a fare la strada che dovrebbe".  Uno dei problemi maggiori, secondo il presidente della Commissione Lavoro di Montecitorio è il rischio di una legificazione eccessiva. "Io credo – ha aggiunto Damiano - che non sia il caso di fare grandi rivoluzioni. Andiamo a concentrarci su alcuni correttivi. Anche nell'attuale azione di governo c'è il rischio di un'ulteriore sovrapposizione di nuove forme di ingresso nel mercato del lavoro". "Sulla proposta di Renzi – ha poi aggiunto Damiano - dico che per il momento siamo ai titoli, vorrei vedere il contenuto". Damiano ha concluso il suo intervento sottolineando che "vale la pena fare una scommessa sull'apprendistato con un'alternanza scuola-lavoro: non sarebbe male se imprese e scuole trovassero dei canali di comunicazione in modo che i giovani a 17-18 anni possano già avere dei contratti part-time di apprendistato per cominciare ad entrare in azienda e capire cos'è il lavoro". 

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