Saldi, a Bergamo stagione in rosso

Saldi, a Bergamo stagione in rosso

Un sondaggio dell'Ascom tra i commercianti rivela un calo di almeno il 10% rispetto al 2017. "Pesa la concorrenza crescente dell'e-commerce, per cui si attende la formulazione di una tassazione ad hoc. I commercianti devono operare in un contesto di regole certe e uguali per tutti". Per il turismo un agosto da incorniciare.

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6 settembre 2018

È stata una stagione tutt'altro che esaltante quella dei saldi, che a bergamo si sono chiusi il 4 settembre. Il responso, come rivela un sondaggio Ascom tra i commercianti, è negativo, con un calo di almeno il 10% rispetto al 2017. "I saldi non sono purtroppo andati secondo le nostre attese e sono tanti i capi in assortimento rimasti sugli scaffali dei nostri negozi. Molti rilevano un calo fino al 10-15% rispetto allo scorso anno. Non resta che sperare nella nuova stagione. Confidiamo nel meteo: se continua a fare le bizze come lo spread, le previsioni per i commercianti sono tutt'altro che rosee", commenta il presidente del Gruppo Abbigliamento, Calzature e articoli sportivi Ascom, Diego Pedrali. Se i saldi estivi, almeno a questa latitudine, sono sempre meno attesi rispetto a quelli invernali, si confida in un buon avvio della nuova stagione: "Storicamente i consumatori anticipano gli acquisti dell'inverno già a inizio settembre. Speriamo che si mantenga il desiderio di rinnovare il guardaroba, sempre che il tempo sia d'aiuto", aggiunge Pedrali. L'interesse per i saldi, a detta dei commercianti, sta scemando in generale per effetto delle promozioni tutto l'anno, oltre che della concorrenza sleale di chi non rispetta il divieto della Regione di vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti l'inizio delle vendite di fine stagione. Nelle catene dove è possibile ritirare gratuitamente in negozio la merce acquistata on line, crescono i pacchetti e c'è ormai chi compra sul web anche merce per pochi euro. "Pesa la concorrenza crescente dell'e-commerce, per cui si attende la formulazione di una tassazione ad hoc. I commercianti devono operare in un contesto di regole certe e uguali per tutti", continua Pedrali. Spostare la data dei saldi un po' più in là resta sempre tra i desiderata dei commercianti: "basterebbe rinviarli anche solo a metà luglio. Il periodo di vendite senza sconti è ormai ridotto, con effetti evidenti sugli incassi". Come ogni anno la corsa allo shopping d'occasione ha avuto un inevitabile calo dopo un inizio di saldi abbastanza buono. Quest'estate si è arrivati all'acquisto solo dopo prove e riprove nei camerini, mai così affollati, e solo se i capi sono davvero necessari, anche per non sottrarre budget, in tempo di crisi, alle vacanze. Stop quindi agli acquisti di impulso che con i saldi hanno sempre avuto fortuna, sì a qualche sfizio, ma senza eccessi e follie. 

Per il turismo un agosto da incorniciare 

La città conquista sempre più turisti, anche d'estate. È stato il miglior agosto- eccezion fatta per l'anno di Expo 2015- degli ultimi vent'anni in città, come rilevano gli albergatori. "Agosto è sempre stato un mese tranquillo in una città da sempre legata al turismo business. I numeri - commenta Alessandro Capozzi, vicepresidente degli Albergatori Ascom- segnano quest'anno una crescita dell'8 per cento rispetto al 2017, confermando anche nella seconda metà del mese quanto già rilevato a Ferragosto. La città sembra essere ormai entrata tra le destinazioni turistiche". A scegliere Bergamo sono soprattutto stranieri, in particolare dal Nord Europa (Danimarca, Finlandia, Polonia), oltre a Francia e Germania. Non manca qualche italiano, anche se restano una minoranza, e arrivano anche israeliani, russi e arabi. Si allungano i tempi di permanenza, in media di due o tre giorni, contro una media di soggiorni in altri periodi di una o due notti. "Alla visita della città e di Milano, molti hanno aggiunto un tour sul Lago d'Iseo e la scoperta di San Pellegrino Terme" sottolinea Capozzi. E settembre sembra essere partito con il piede giusto, complice anche il Gran Premio di Monza il week-end scorso: "I segnali sono positivi di qui a ottobre- continua Capozzi-. Il turismo congressuale e business è in ripresa e stiamo ricevendo diverse prenotazioni per le prossime settimane". Anche nelle località di villeggiatura il bilancio è soddisfacente, anche se senza l'exploit della città che sta riscoprendo solo negli ultimi anni la sua vocazione turistica. Agosto in montagna ha recuperato quanto perso a luglio e si è mantenuto sui livelli dell'anno scorso. Non mancano segnali di ottimismo per i prossimi mesi: gli stranieri si stanno già informando sulla stagione invernale. A chiedere informazioni e prenotare in largo anticipo sono in particolare i danesi, gli olandesi e gli svedesi.

 

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