Saldi: a Potenza fine estate senza slancio

Saldi: a Potenza fine estate senza slancio

Secondo le rilevazioni della Confcommercio provinciale le vendite sono pressoché stabili rispetto allo scorso anno. De Mare: "a preoccupare maggiormente i commercianti è il rischio di un aumento dell'Iva che potrebbe tradursi in un nuovo crollo dei consumi".

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26 agosto 2019

"Saldi di fine estate senza slancio": è il giudizio di Confcommercio Potenza, secondo  la quale "le vendite a prezzi scontati, ormai agli sgoccioli, sono pressoché stabili rispetto allo scorso anno. E non bastano così a recuperare il flop delle vendite di primavera". Secondo l'Associazione, "qualche occasione per i consumatori si troverà ancora in questa ultima settimana di agosto anche se nei negozi di abbigliamento gli scaffali sono sensibilmente ridotti di occasioni e super sconti. Gli esercenti hanno fatto di tutto per vendere. A Potenza in tanti hanno adottato le promozioni super scontate, con formule 50 per cento più ulteriore 10 e anche 20 per cento. Nei maggiori negozi i consumatori possono già trovare i nuovi arrivi dell'abbigliamento e calzature autunno-inverno". A parere di Antonio Sorrentino, componente di giunta di Confcommercio Potenza, "non si registrano grandi novità rispetto alle precedenti stagioni. Solo a giugno, a causa delle condizioni meteo che hanno scoraggiato l'acquisto di capi di abbigliamento estivi, abbiamo risentito di un calo sino al 30 per cento. Luglio è andato bene e prima di ferragosto si sono registrati gli ultimi volumi significativi di vendite. Il sistema che produce di più è la fidelizzazione del cliente che sa quali capi del tuo negozio comprare approfittando di ribassi che per essere di qualità e di brand non possono scendere al di sotto del 30-40 per cento". Per il presidente Fausto De Mare, infine, "a preoccupare maggiormente i commercianti è il rischio di un aumento dell'Iva che potrebbe tradursi in un nuovo crollo dei consumi. L'aumento dell'Iva avrebbe effetti economicamente recessivi e fiscalmente regressivi, per le famiglie lucane scatterebbe un aumento medio di 461 euro l'anno che corrispondono a 45 euro in più al mese su una spesa di 1.743 euro".

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