Saldi: a Torino aspettative deluse

Saldi: a Torino aspettative deluse

Male abbigliamento donna e articoli sportivi, leggero progresso per le calzature. Coppa: "l'abbigliamento è un settore che più di altri richiede una continua evoluzione. Ci sono buoni margini per un futuro meno incerto".

DateFormat

21 febbraio 2011

Saldi invernali in dirittura d'arrivo a Torino, ma i commercianti non sono soddisfatti e nonnascondono che ci si sarebbe aspettati qualcosa di più. "Anche l'inverno 2011", ha detto il presidente del sindacato abbigliamento dell'Ascom torinese, Francesco Cena, "si dirige stancamente verso l'epilogo di una stagione di saldi che, sostanzialmente, si può dire chiudano in pareggio per quanto riguarda l'abbigliamento uomo, con un calo del 6-7% delle vendite donna, così come degli articoli sportivi e in flessione, anche se minore, del settore bimbo. In crescita del 2%, invece, il settore calzature". In realtà, ha sottolineato il presidente di Federazione Moda Italia, Renato, "è ormai da una quindicina di anni che assistiamo al 'riassetto' del nostro settore, a un calo indubbio dei consumi legato principalmente alla concorrenza delle grandi catene e a quella spesso sleale degli outlet ma anche a una marcata differenziazione dei consumi spostatisi più che
sull'abbigliamento su altri prodotti come l'alta tecnologia, il settore del benessere e cura del corpo e quello dei viaggi". E ha concluso: "è necessario che a livello governativo si liberino maggiori risorse per i cittadini, attraverso un alleggerimento fiscale". Più ottimista si è detta la presidente dei commercianti torinesi, Maria Luisa Coppa: "quello dell'abbigliamento è un settore che più di altri richiede una continua evoluzione. I nostri imprenditori, quelli almeno più preparati ed attenti,
sembrano averlo capito e questo lascia buoni margini per un futuro meno incerto".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca