Saldi, primi quindici giorni in linea con l'anno scorso

Saldi, primi quindici giorni in linea con l'anno scorso

Federazione Moda Italia stima un incremento medio delle vendite dello 0,5% rispetto al dato dello stesso periodo del 2018. Borghi: "partenza incoraggiante, anche se insufficiente per recuperare la flessione registrata durante la stagione e lungo tutto il 2018".

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21 gennaio 2019

Dopo una partenza positiva, che ha visto un buon riscontro dei consumatori con particolare attenzione ai negozi di moda multibrand, i saldi hanno ancora un segno "più", pur con una tendenza alla stabilità. Infatti, il secondo monitoraggio di Federazione Moda Italia-Confcommercio, a conclusione delle prime due settimane di saldi invernali, rileva ancora un leggero segno positivo registrando un incremento medio delle vendite dello 0,5% rispetto al dato dello stesso periodo del 2018. Numerose le segnalazioni delle aziende delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto che hanno risposto al questionario: il 36% ha riscontrato in questo primo periodo di saldi un incremento, il 32,2% ha visto una stabilità degli incassi a fronte di un 32,8% che ha avuto un peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2018, il 68,2% delle aziende italiane ha registrato quindi, mediamente, un incremento o stabilità. "Una partenza incoraggiante - dichiara il presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi - anche se insufficiente per recuperare la flessione registrata durante la stagione e lungo tutto il 2018. Le somme vanno tirate a conclusione delle vendite di fine stagione, ma siamo comunque fiduciosi che gli ulteriori ribassi dei prodotti di qualità rimasti, secondo le disponibilità, nei nostri negozi, possano attirare quella fascia di consumatori più attendista. Nonostante l'impatto della versione made in Italy del ‘Black Friday', mi sembra che i saldi continuino a rimanere un rito collettivo irrinunciabile. Se è pur vero che eventi come il ‘Venerdì Nero' rappresentano un ‘ciclone' da un punto di vista commerciale e che il fashion retail non possa rimanerne indifferente, andrebbe fatta una riflessione sulla modalità tutta italiana di esecuzione di un evento eccezionale che, allungandosi a dismisura, si traduce in un periodo prolungato di promozioni, prima durante e dopo l'evento, sopportabili solo per chi ha dei ricarichi molto importanti. Nell'ultimo sondaggio effettuato da Federazione Moda Italia, la stragrande maggioranza delle aziende si era espressa per posticipare i saldi all'effettiva fine stagione: al termine di gennaio o, addirittura, a febbraio. A fronte di un mercato in continua evoluzione e di nuove esigenze, riproporremo agli operatori un nuovo sondaggio".

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