Saldi, un "appuntamento" atteso da un italiano su tre

Saldi, un "appuntamento" atteso da un italiano su tre

Secondo un sondaggio Confcommercio/Format sui saldi invernali 2008, il 64 per cento dei consumatori attende i saldi per gli acquisti. I capi di abbigliamento sono i più richiesti seguiti dalle scarpe e dagli articoli sportivi.

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5 gennaio 2008
Saldi: un appuntamento “atteso� da due italiani su tre

Saldi: un appuntamento “atteso� da due italiani su tre

 

E’ caccia allo sconto da nord a sud: da oggi partono i saldi nelle grandi città, Milano, Roma, Palermo. Si spenderà oltre il 40% in più della scorsa stagione; quasi 12 milioni le famiglie che faranno acquisti scontati, per una spesa pro capite di 213 euro. Secondo un sondaggio Confcommercio/Format sui saldi invernali 2008, sono il 64% dei consumatori ad attendere i saldi per gli acquisti; di questo 64%, la metà si concentra su articoli griffati; i capi di abbigliamento sono i più gettonati (93%) seguiti dalle scarpe (69%) e dagli articoli sportivi (58%). Lo sconto “ideale�, sia per i consumatori che per i commercianti, si aggira sul 40%; lo shopping è quasi a metà tra grandi magazzini e negozi tradizionali; il 78% giudica di buona qualità  i prodotti acquistati e il 63% è soddisfatto della varietà offerta; il 68% giudica positivamente  le iniziative del commercianti per rendere chiari e trasparenti i saldi, per i consumatori risulta difficile il cambio della merce dopo l’acquisto e la prova del capo; il 66% dei consumatori e il 40% dei commercianti è favorevole ai “saldi liberi�, porterebbero vantaggi su prezzi e aumento dei consumi; uno “zoccolo duro� di consumatori, l’11%, non è interessato ai saldi.

 

Identikit del consumatore che acquista in saldo:

sui prodotti griffati, o comunque di marca, si orientano  in prevalenza gli uomini, i giovani ed i giovanissimi (fino a 34 anni); coloro che hanno un titolo di studio medio alto / alto (medie superiori / laurea) e che risiedono nelle regioni del Nord ovest; i single ed i non-coniugati. Coloro che attendono i saldi per acquistare un prodotto al quale stavano pensando da tempo sono in prevalenza i giovani. In controtendenza sono risultati i consumatori più avanti negli anni. Attendono i saldi per gli acquisti anche le famiglie,

in particolare quelle delle regioni del Centro Italia e del Meridione, e quelle che risiedono nelle grandi aree metropolitane del paese, comprese quelle del Nord Italia.

 

Tipologia di prodotto acquistato:

il 63,4% dei consumatori intervistati intende approfittare dei saldi in corso. Nell’ambito di coloro che approfitteranno dei saldi, il 93,4% è interessato a capi di abbigliamento, il 69,4% alle calzature, il 57,7% ad articoli sportivi, il 54,6% ai capi di biancheria intima.

 

Liberalizzazione dei saldi: 

è d’accordo il 66% dei consumatori e 40% dei commercianti; per l’82% dei primi e il 58% dei secondi i saldi liberi porterebbero più convenienza sul fronte prezzi e per 80% dei consumatori e il 57% degli esercenti  anche un aumento dei consumi. 

 

Qualità e varietà:

tra i consumatori che hanno avuto occasione di acquistare in saldo in passato, il 77,7% giudica la qualità dei prodotti venduti in saldo “molto� o “abbastanza� buona, e il 62,6% giudica la varietà dei prodotti venduti in saldo “molto� o “abbastanza� buona.

 

Consapevolezza:

il 55% dei consumatori si ritiene molto o abbastanza informato sull’esatto significato della “tipologia di vendita� inerente i “saldi�, ed il 45% su quella inerente le “vendite promozionali�. Il 43% conosce il significato delle “vendite di liquidazione� e il 36% di quelle denominate “sottocosto�

 

Trasparenza nelle vendite:

le iniziative dei commercianti per rendere chiari e trasparenti i saldi vengono giudicate come “iniziative utili� dal 68,1% dei consumatori. Più nel dettaglio il 22,6% le giudica “utili e a difesa del consumatore e del commercio� e il 45,5% le giudica “utili, anche se non sempre riescono a tutelare i consumatori�.

 

Criticità:

il 42% di chi ha acquistato in saldo in passato afferma di aver riscontrato difficoltà nella prova del capo e il 63,5% nel cambiare la merce dopo l’acquisto.

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