Salta il click day per il bonus autonomi, "pressing" sul governo per il rinvio delle tasse

Salta il click day per il bonus autonomi, "pressing" sul governo per il rinvio delle tasse

Il Ministero del Lavoro ha annunciato che ci sarà una data a partire dalla quale si potranno presentare le domande. Esecutivo al lavoro per il decreto di aprile. Decreto Cura Italia, Patuanelli: "subito al via le misure del fondo di garanzia".

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20 marzo 2020

Tutti contro il click day proposto dall'Inps, che alla fine non ci sarà. Dopo una giornata di polemiche e di secchi no, dalle categorie ai sindacati - che hanno lanciato l'allarme contro il rischio di una "guerra tra poveri" - il ministero del Lavoro ha rassicurato tutti che per ottenere il bonus da 600 euro per far fronte all'emergenza Coronavirus gli autonomi non dovranno correre per accaparrarsi il posto migliore. Arriverà, invece, una data, come ha confermato lo stesso istituto di previdenza, a partire dalla quale si potranno presentare le domande stando certi, ha assicurato Nunzia Catalfo, che le risorse basteranno per tutti. E se così non dovesse essere, ha spiegato anche il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, che per primo aveva escluso il click day, il governo è pronto a rifinanziare l'indennizzo con il prossimo decreto previsto per aprile, che si punta a varare in una ventina di giorni. Per ora, probabilmente già dalla prossima settimana, si apriranno le procedure per richiedere il bonus per il mese di marzo destinato a quasi 5 milioni di autonomi tra professionisti e cococo iscritti alla gestione separata Inps, artigiani e commercianti, stagionali, e lavoratori dello spettacolo e del turismo. Poi si valuterà sia se i fondi basteranno sia se sarà necessario elargire il beneficio anche per il mese di aprile. Ma il decreto che seguirà il Cura Italia, scritto in fretta per arginare le emergenze economiche più impellenti, servirà a fare un 'tagliando' a tutte le misure varate per limitare i danni dell'epidemia sul tessuto produttivo, sulle famiglie, e pure sulle casse dello Stato e degli enti locali. Lo slittamento dei versamenti fiscali, ad esempio, vale al momento fino a fine maggio per molti ma non per tutti. Se vengono salvaguardate le piccole imprese e tutte le attività costrette a chiudere, dallo sport ai ristoranti, dai cinema e i teatri agli asili nido, per gli altri le rate del fisco scadono venerdì. E da più parti sia le categorie sia la politica, Lega in testa, chiedono di allungare la mini-proroga di una settimana rispetto alle scadenze originali per Iva e ritenute del 16 marzo. "Pagare le tasse domani è una follia" dice Matteo Salvini chiedendo almeno che "si sospenda per due mesi qualsiasi adempimento fiscale" se propri non si può rendere il 2020 "un anno fiscale bianco". Ma il pressing che arriva anche dalle categorie - che chiedono almeno di ampliare la platea degli esentati alzando il tetto di fatturato dei 2 milioni di euro - difficilmente potrà ottenere risultati. Almeno per ora. Se le misure restrittive e le conseguenti chiusure delle attività, per ridurre il contagio si dovessero protrarre a lungo, infatti, il governo sta già pensando a ulteriori interventi di alleggerimento fiscale, che potrebbero riguardare anche la sospensione dei tributi locali. Una misura che andrebbe però compensata per evitare che si blocchino i servizi in particolare dei Comuni su cui, assicura il viceministro Laura Castelli, già si sta lavorando.

DECRETO CURA ITALIA, PATUANELLI: "SUBITO AL VIA MISURE FONDO DI GARANZIA"

"Sono immediatamente operativi i provvedimenti del decreto Cura Italia che ampliano di 1,5 miliardi di euro la dotazione del Fondo di garanzia e semplificano le modalità di intervento. Le piccole e medie imprese italiane possono quindi accedere da subito al credito usufruendo di una serie di misure agevolative volte a fronteggiare questa straordinaria emergenza". Lo dice, con una nota, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. "Sono ore cruciali queste - ha sottolineato il ministro - in cui al dramma sanitario, che ha la priorità su tutto, si aggiungono le difficoltà economiche e lavorative. Ne siamo consapevoli e abbiamo varato questo primo urgente decreto per tamponare le necessità minime di imprenditori e lavoratori. Ma è appunto un primo step: stiamo già approntando ulteriori misure che approveremo nelle prossime settimane e che saranno ulteriore ossigeno al motore del Paese". Il Mise ricorda che con il dl Cura Italia, la garanzia diventa gratuita per tutte le operazioni. Si applica la percentuale massima di copertura (80% per la garanzia diretta e 90% per la riassicurazione) fino ad un importo massimo garantito di 1,5 milioni per singola impresa (al superamento di tale soglia si applicano le misure ordinarie di copertura); diventano ammissibili le operazioni finalizzate allestinzione di finanziamenti (rinegoziazione finanziamenti o consolidamento di passività a breve) erogati dalla stessa banca (o gruppo bancario). E ancora: viene estesa la durata della garanzia sui finanziamenti già garantiti oggetto di sospensione delle rate o della sola quota capitale da parte delle banche finanziatrici; si annulla il pagamento delle commissioni per il mancato perfezionamento delle operazioni finanziarie presentate dalla data di entrata in vigore del decreto; si ammettono a garanzia, gratuitamente e senza valutazione, i finanziamenti a favore di persone fisiche che esercitano lattività di impresa, arti o professioni la cui attività dimpresa è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19 (finanziamenti inferiori a 18 mesi fino a 3.000 euro di importo).

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