Rapporto Confcommercio-Censis: dichiarazione del presidente Sangalli

Rapporto Confcommercio-Censis: dichiarazione del presidente Sangalli

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16 aprile 2014

 

"Il rapporto Confcommercio-Censis ci consegna sostanzialmente tre dati: il primo è che siamo di fronte ad una ripresa ancora troppo timida, fragile e incerta; il secondo, che le famiglie di conseguenza sono costrette a ridurre ancora i consumi, rinunciando a molte spese o rinviandole a tempi migliori, come per l'acquisto di elettrodomestici o la ristrutturazione della propria abitazione; il terzo, che l'annuncio delle riforme del governo Renzi ha dato una vera e e propria scossa al clima di fiducia e, per la prima volta da 3 anni a questa parte, gli ottimisti hanno superato i pessimisti. In sintesi, c'è una gran voglia di ripartire che va immediatamente sostenuta. Il governo Renzi dispone di un rilevante capitale di fiducia che deve essere sostenuto per realizzare quella ricetta che da tempo portiamo avanti: più riforme e più lavoro, meno spesa pubblica e meno tasse. Quanto al DEF, bene le prime misure sul lavoro che vanno nella direzione di favorire nuove assunzioni, soprattutto attraverso l'apprendistato, ma rimaniamo fortemente critici per gli interventi sulle tasse, innanzitutto perché il sostegno ai redditi più bassi, pur costituendo un primo segnale che può avere effetti positivi sui consumi, è una misura discriminatoria nei confronti dei lavoratori autonomi, dei titolari di redditi d'impresa e dei pensionati che rimangono esclusi dai benefici sull'Irpef; ma quello che più ci preoccupa è che la pressione fiscale è destinata ad aumentare passando dal 43,8% al 44%, un livello assolutamente incompatibile con qualsiasi prospettiva di crescita. Per ridurre la pressione fiscale bisogna imboccare un percorso certo, graduale e sostenibile di riduzione generalizzata delle aliquote Irpef".

 

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