Sangalli: "giù le tasse su tutti i redditi da lavoro, sia autonomo che dipendente"

Sangalli: "giù le tasse su tutti i redditi da lavoro, sia autonomo che dipendente"

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1 luglio 2010
“Crediamo che occorra puntare sull’economia dei servizi perché è da questa risorsa che potrebbe venire una spinta determinante

“Crediamo che occorra puntare sull’economia dei servizi perché è da questa risorsa che potrebbe venire una spinta determinante all’accelerazione ed all’irrobustimento della dinamica del ritorno alla crescita. E desideriamo anche dare una voce più forte alle pmi e all’impresa diffusa che così profondamente connotano i processi di sviluppo territoriale. Perché, come abbiamo scritto nel Manifesto di Rete Imprese Italia, il futuro del Paese è inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha iniziato il suo indirizzo di saluto all’Assemblea di Assopetroli.

“Lo scenario con cui ci stiamo confrontando – ha proseguito - è quello di una difficile transizione, in cui la crisi morde ancora il tessuto dell’economia reale, con una prospettiva di crescita lenta ed esposta ad incertezze. Il peso della pressione fiscale, delle spese incomprimibili, i costi della burocrazia, la difficoltà di accesso al credito, il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, ma anche il macigno della criminalità, soprattutto nel Mezzogiorno, alla luce di questa difficile situazione economica, rischiano di compromettere un’efficiente gestione delle imprese”.

Entrando poi nel vivo delle questioni che riguardano Assopetroli, Sangalli ha sottolineato che “restano sul tappeto una serie di questioni ancora irrisolte, come la maggiorazione d’imposta della cosiddetta Robin Tax con pesanti ricadute per molte imprese associate sia sotto il profilo fiscale che anche burocratico, l’elevata accisa per il gasolio da riscaldamento, gli interventi per la promozione dell’efficienza e del risparmio energetico”.

In senso generale, per il presidente di Confcommercio occorre “proseguire nelle azioni strutturali idonee alla rimozione dei ritardi del Paese”, e “affrontare la questione fondamentale delle riforme, prima fra tutte quella del sistema fiscale che abbia come obiettivo quello della riduzione fiscale su tutti i redditi da lavoro, sia autonomo che dipendente”. Allo stesso tempo, ha concluso Sangalli, “bisogna mettere le imprese del terziario in condizione di essere più competitive e produttive. La strada maestra è, quindi, la realizzazione di una vera e propria politica per i servizi e la spinta sull’acceleratore dell’innovazione perché si tratta di grandi volani di crescita per sostenere una ripresa che sia più robusta e più rapida del previsto e interrompa la spirale negativa di consumi deboli e dell'aumento della disoccupazione”.

 

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