Sangalli: "la criminalità sottrae al commercio 26 miliardi l'anno"

Sangalli: "la criminalità sottrae al commercio 26 miliardi l'anno"

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19 marzo 2015

"Gli imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e della logistica chiedono alle istituzioni più presidio e controllo del territorio, nonché tolleranza zero verso tutta la filiera della criminalità, che va dal riciclaggio alla vendita dei prodotti contraffatti". Lo ha dichiarato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine dell'incontro pubblico di Lecce. "Abusivismo, contraffazione, estorsioni, usura, taccheggio, furti, rapine sottraggono al settore del commercio, degli alberghi e dei pubblici esercizi oltre 26 miliardi di euro all'anno - ha aggiunto Sangalli - mettendo a rischio 260.000 posti di lavoro regolari. Sicurezza e legalità sono dunque condizioni necessarie per un' economia sana. Questa illegalità diffusa, insieme a un fisco oggi insopportabile e alla cattiva burocrazia - ha concluso - costituiscono un triangolo micidiale, che mette in gravissime condizioni l'economia sana di questo Paese, in particolare il terziario di mercato". Nel suo intervento a chiusura della tavola rotonda, Sangalli ha poi sottolineato che "abusivismo e contraffazione non sono solo un problema economico ma un forte problema sociale. Sono un furto per le imprese, un danno per lo Stato, un crimine per la società e introducono una forte deroga al mercato, che diventa fuori legge e uccide gli operatori più indifesi, quelli più piccoli". "Sicurezza e legalità – ha proseguito Sangalli - sono condizioni necessarie e indispensabili per un'economia sana: chiediamo tolleranza zero contro ogni forma di criminalità sostenendo l'azione fondamentale delle forze dell'ordine". Il presidente di Confcommercio ha quindi rivolto un forte appello agli imprenditori: "denunciare si deve, perché è un dovere giuridico e morale; denunciare si può, perché non si è soli davanti alle sfide e alle minacce della criminalità; denunciare conviene, perché sottrarsi alla morsa della criminalità significa costruire sviluppo per la propria azienda e per la collettività". "Illegalità diffusa, fisco insopportabile, cattiva burocrazia stanno distruggendo le imprese del terziario, ovvero gran parte dell'economia sana del Paese. I nostri imprenditori non hanno tirato e non tireranno i remi in barca, ma da soli non possono farcela", ha concluso Sangalli.

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