Sangalli: "Natale sobrio ma non di crisi"

Sangalli: "Natale sobrio ma non di crisi"

Il presidente di Confcommercio, intervistato da Maurizio Belpietro, ha fatto un'analisi sull'andamento dei consumi, sulle prospettive per il Natale, sull'abusivismo. "Pronti a discutere su una completa liberalizzazione delle vendite straordinarie".

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10 dicembre 2009
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervistato a “La telefonata” da Maurizio Belpietro, ha fatto un’analisi appr

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervistato a “La telefonata” da Maurizio Belpietro, ha fatto un’analisi approfondita sull’andamento dei consumi, sulle prospettive per il Natale, sull’abusivismo e sulla questione dei saldi. Parlando dei consumi, Sangalli ha sottolineato che “il nostro indicatore ci dice che è il quinto mese consecutivo che i consumi hanno mostrato un timido segnale positivo. Un dato confortante anche se deve essere letto con cautela. Il confronto viene fatto con il secondo semestre del 2008 che è stato debolissimo, ma c’è un altro dato importante: il clima di fiducia delle famiglie e quello delle imprese che è in miglioramento e questo mi fa dire che se dicembre sarà un Natale sobrio non sarà certamente di crisi”. Fra i settori che stanno andando meglio in questo mese delle festività, Sangalli ha indicato “il ritorno alla tradizione per l'alimentazione, la riscoperta del libro, la telefonia e i capi d’abbligiamento particolari”. “Le previsioni non sono nere – ha aggiunto il presidente di Confcommercio – anche se, servirebbe fare il possibile per rafforzare la crescita e la produttività con un programma della riduzione fiscale sia a carico del lavoro che delle imprese. E' necessario il controllo e la riqualificazione della spesa pubblica; il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale e la riduzione progressiva delle aliquote fiscali. Sarebbe utile fare un calendario della riduzione delle tasse che gioverebbe alla fiducia di imprese e famiglie”. Quanto alle prospettive del settore, Sangalli ha sottolineato che “la crisi ha colpito le imprese della distribuzione sia piccole che grandi. Quest'anno il nostro Ufficio Studi prevede un saldo negativo di ventimila negozi”. Sull’abusivismo, Sangalli ha osservato che si tratta di “una grossa piaga che merita particolare attenzione. Oltre a essere un furto per lo Stato crea una profonda deroga nel mercato e un mercato senza legge e' fuori legge. Anche i Comuni devono fare la loro parte per mantenere delle regole”. Infine, una battuta dedicata ai saldi: “Sui saldi dico che c'e' da fidarsi”. “Certamente – ha concluso Sangalli - è un passaggio da vivere con attenzione, diciamo che se non si possono cambiare le regole attuali in corsa, non abbiamo nessuna difficoltà a sederci intorno a un tavolo e discutere di una completa liberalizzazione delle vendite straordinarie”.

 

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