Sangalli: “ogni vetrina che si spegne è un pezzo di città che muore”

Sangalli: “ogni vetrina che si spegne è un pezzo di città che muore”

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12 febbraio 2020

"Le imprese del terziario di mercato che Confcommercio riunisce garantiscono la rappresentanza dei luoghi e promuovono la diversità, che è la ricchezza del nostro paese. Sono legate a doppio filo alla vivibilità e alla qualità di vita dei luoghi dove si trovano. Da questa consapevolezza è nato il protocollo per la rigenerazione urbana firmato con Anci. Sono le vetrine a fare la differenza nelle nostre città: sulla sicurezza, sulla coesione  sociale, sulla salvaguardia delle tradizioni e della specificità dei luoghi". Lo ha detto ad Arezzo il presidente nazionale di  Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento di apertura agli Stati Generali del Commercio, convocati al Teatro Petrarca dalla Confcommercio aretina per fare il punto sull'andamento del terziario. m"Ogni vetrina che si spegne è un pezzo di città che muore, un pezzettino di storia collettiva che non torna più, una parte dell'argine contro incuria e imbarbarimento sociale che crolla", ha sostenuto Sangalli.

''Il terziario ha bisogno di comporre il quadro delle tante sfide alle quali è sottoposto, esattamente come dovesse risolvere quel cubo di Rubik che non a caso abbiamo scelto come simbolo di questa serata'', ha detto a sua volta la presidente Anna Lapini, alla sua prima uscita pubblica ad Arezzo dopo la rielezione alla guida della Confcommercio regionale per il secondo mandato. ''Ci sono da conciliare tanti opposti e dobbiamo capire quale direzione prendere, sempre però preservando la nostra identità'', ha concluso.

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