Sangalli: "Per il Mezzogiorno situazione da allarme rosso"

Sangalli: "Per il Mezzogiorno situazione da allarme rosso"

Il presidente di Confcommercio, dal Roadshow di Bari, sottolinea la difficile situazione del Mezzogiorno. "La crisi picchia durissimo e colpisce indistintamente tutti i settori produttivi e i territori pero' la recessione, in modo particolare nel Mezzogiorno, e' drammatica". "Legalità e sicurezza prerequisito per lo sviluppo".

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3 giugno 2013

 

"La situazione del Mezzogiorno e' certamente da allarme rosso". Lo ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine della penultima tappa del Roadshow che si è tenuta a Bari. "Il pil pro capite e' la meta' di quello del nord e per due imprenditori su tre la situazione della loro impresa, sin dall'inizio dell'anno, e' stata difficilissima - ha sottolineato - la crisi picchia durissimo e colpisce indistintamente tutti i settori produttivi e i territori pero' la recessione, in modo particolare nel Mezzogiorno, e' drammatica". "Gli imprenditori non si rivolgono piu' alle banche per chiedere finanziamenti. Allora - ha concluso - bisogna che le risorse siano immediatamente impiegate e anche bene, innanzitutto verso la legalita' e la sicurezza che sono prerequisiti non soltanto dello Stato democratico ma sono dello sviluppo". Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, si augura che il Governo Letta possa realizzare le richieste di Confcommercio. "Ce lo auguriamo - ha precisato - anche sulla base di quanto il presidente Letta nel discorso programmatico al Parlamento ha fatto, quando dice che quello che noi rappresentiamo, cioe' il terziario di mercato, il commercio il turismo i servizi i trasporti la logistica sono il motore dello sviluppo del nostro Paese e se sono il motore bisogna certamente incoraggiarli e non mortificarli". "Oggi - ha aggiunto Sangalli  - noi chiediamo che venga dato rispetto a questo mondo, perche' in termini di Pil e di occupazione supera il 50%", in entrambi i casi". "Se hai una partita difficile da giocare, come la sta giocando il nostro Paese, e se - ha concluso il presidente di Confcommercio - vuoi realizzare il gol della crescita non puoi lasciare in panchina una risorsa cosi' importante come quella che noi
rappresentiamo: la devi mettere in campo e la devi far giocare". 

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