Sangalli scrive a Bersani: utile il confronto, dannose le guerre di cifre e i rimpalli di responsabilità

Sangalli scrive a Bersani: utile il confronto, dannose le guerre di cifre e i rimpalli di responsabilità

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Roma, 7.9.07

 

 

 

Sangalli scrive a Bersani: utile il confronto, dannose le guerre di cifre e i rimpalli di responsabilita’

 

 

Fuori luogo gli allarmi che generano solo confusione tra imprese e consumatori, utile il confronto per “serrare le fila� di tutte le componenti della filiera ma, allo stato attuale, non esiste un problema inflazione ma solo qualche tensione sui prezzi di alcuni prodotti: questo, in sintesi, il contenuto di una lettera inviata dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, al Ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, con l’obiettivo di fare chiarezza sulle polemiche di questi giorni circa una presunta fiammata dei prezzi.

 

“Nonostante il clamore mediatico che si sta creando intorno ad un tema molto importante per i nostri settori di rappresentanza, quale è quello dei prezzi â€" scrive Sangalli - è doveroso segnalare che in realtà, ad oggi, questo non si connota come un problema. La mia convinzione trova conforto nei dati rilevati dall’Istat, gli unici veramente attendibili, che indicano una variazione dell’indice dei prezzi al consumo che non lascia spazio a dubbi né, tantomeno, a strumentalizzazioni e cioè che l’inflazione complessiva è abbondantemente al di sotto del 2% e quella sui prodotti alimentari e le bevande poco sopra il 2%â€�.

“Certamente â€" prosegue il presidente di Confcommercio - questo non esclude, però, che un eventuale cambiamento di alcuni elementi esterni, come i prezzi alla produzione e quelli delle principali materie prime, possa in futuro e in una qualche misura avere un effetto di trascinamento anche sui prezzi al consumo, ma questa evenienza, semmai si verificasse, avrà un impatto molto contenuto sul potere di acquisto sulle famiglie. Per questo motivo sono del tutto ingiustificati e fuori luogo, perché generano confusione e disorientamento tra gli stessi consumatori e le imprese, gli allarmi e gli allarmismi di questi giorni che derivano da statistiche certamente non scientifiche e che somigliano piuttosto ad opinioni che ad analisi di tipo economico. Da parte di Confcommercio c’è comunque la volontà e la piena disponibilità a collaborare con il Governo per evitare eventuali speculazioni o comportamenti scorretti che - mi preme sottolinearlo - non ci sono stati perché l’atteggiamento della distribuzione commerciale, da questo punto di vista, è stato ineccepibile. Del resto il pluralismo distributivo, che tu hai contribuito a promuovere, è un valore assoluto nel nostro paese e quindi il settore della distribuzione non può certo essere accusato di avere incrementato i propri margini di profitto, che anzi sono in via di progressiva e costante riduzione per via dell’accresciuta concorrenzialità del sistema italiano.

Condivido, dunque â€" conclude Sangalli - le tue riflessioni che hai reso pubbliche anche alla stampa circa la necessità di non sottovalutare il fenomeno, senza però dannosi atteggiamenti allarmistici ma al contempo sulla necessità di “serrare le filaâ€� delle varie componenti della filiera per evitare una guerra di cifre e un rimpallo di responsabilitàâ€�.

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