Sangalli: "Smart city, sostenibilità e storia: le tre S della silver economy"

Sangalli: "Smart city, sostenibilità e storia: le tre S della silver economy"

Secondo il presidente di Confcommercio, "l’asset della popolazione diversamente giovane è strategico per Confcommercio e per il Paese". "La sfida è quella di cambiare prospettiva: passare cioè dall’idea di assistenza a quella di offerta".

DateFormat

7 febbraio 2020

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha partecipato al convegno "Silver ad the City" organizzato da Confcommercio e 50&Più in collaborazione con Confcommercio Genova.  Sangalli ha sottolineato l'importanza dell'evento: "Questa è una grande giornata, ma non è l’impegno di un giorno per la Confcommercio Genova. Sono anni che, nella nostra Confederazione, Paolo si spende proprio sul valore che il nostro mondo può generare prestando la dovuta attenzione alla cosiddetta “terza età”. Anzi, vi confesso che quando lo scorso anno ho deciso di candidarmi come Presidente di 50&Più l’ho fatto anche pensando a tutti i discorsi e ai ragionamenti che in questi anni mi ha fatto Paolo Odone sul valore della silver economy". Abbiamo deciso così di assumere questo impegno supplementare come Confcommercio nazionale per sottolineare come sia strategico l’asset della popolazione “diversamente giovane” per Confcommercio e per il Paese. Quello che qui chiamiamo “silver economy”-e che in 50&Più definiamo “golden age”- è infatti un tema non solo sociale. E’un tema invece fortemente economico, nel senso che ha una ricaduta sull’economia “reale” e diffusa in ogni angolo del Paese. Questa maggioranza silenziosa non si può ignorare nelle politiche". "La sfida - ha aggiunto Sangalli - è quella di cambiare prospettiva: passare cioè dall’idea di assistenza a quella di offerta, partendo da un ripensamento del sistema dei servizi, dell’offerta turistica e delle infrastrutture. L’opportunità è poi quella di dare vita, si potrebbe dire, ad “un patto generazionale” per cui le stesse “nuove generazioni” possono trovare nella silver economy occasioni di crescita, di occupazione, di impresa".  Silver economy per noi significa in particolare 3 aspetti, di cui credo si parlerà a lungo oggi visti i panel che seguiranno. E che da parte mia tento di riassumere con 3 S. La prima S è quella di Smart city. La Smart City non è per forza la metropoli, anzi. La vera città intelligente è quella a misura d’uomo, con un design dei servizi capace di intercettare i bisogni e semplificare la vita. E la smart city è anche bella,capace di valorizzare la bellezza, di raccontare il territorio e, sì, anche di ricucire le ferite. Come quelle lasciate dal ponte Morandi, che da stigma può e deve diventare impegno e convinzione verso un nuovo modo di inventare e costruire la città. Subito dopo la tragedia la Confcommercio nazionale si è mossa con la Fondazione Orlando per dare una mano. La differenza però la fa l’impegno quotidiano di chi sta cambiando le cose da dentro con consapevolezza e coraggio. La smart city costruisce -come si dice oggi-innovability, quel mix di sostenibilità e innovazione che genera welfare. E la seconda Stella Silver Economy per me sta qui, proprio nel termine sostenibilità. Sostenibilità ambientale, perché la qualità del territorio è fattore competitivo nell’attrarre le persone. A partire da buone infrastrutture. Sostenibilità sociale perché grazie alla silver economy le generazioni più giovani trovano occasioni di crescita e quelle più mature possibilità di benessere. Sostenibilità fisica,perché uno dei grandi temi della silver economy è quello della salute. E il tema degli stili di vita è un altro punto su cui i settori della Confcommercio possono fare la differenza. Infine,sostenibilità economica. Certo,l’Italia, e la Liguria, hanno un grande fattore di competitività, che non è replicabile. E che è proprio l’ultima S della Silver Economy: quella di Storia. Storia nel senso più ampio del termine, dal territorio all’arte, dall’enogastronomia alle attività dell’entroterra, dalla musica al mare. Questa fascia della popolazione è particolarmente matura e sensibile agli aspetti storico e culturali. Infatti,se la spesa degli over 65 per viaggi e vacanze è aumentata negli ultimi 10 anni di quasi il 40%,quella destinata ai consumi culturali lo è ancora di più. Questo aspetto di valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale non può mancare nel pensare e progettare la Silver Economy.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca