Sciagura ferroviaria a Lodi, morti i macchinisti

Sciagura ferroviaria a Lodi, morti i macchinisti

Il 'Frecciarossa' 9595 Milano-Salerno è deragliato a circa 290 chilometri l'ora all'altezza di Ospedaletto Lodigiano. Illesi i 28 passeggeri a bordo, la causa potrebbe essere un problema ad uno scambio.

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6 febbraio 2020

E' di 2 morti e 31 feriti, otto dei quali medicati in codice giallo negli ospedali della zona, il bilancio finale del deragliamento del 'Frecciarossa' 9595 Milano-Salerno, avvenuto all'altezza di Ospedaletto Lodigiano. Le due vittime sono i macchinisti del convoglio, Giuseppe Cicciù, di 51 anni, di Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, di 59, originario di Capua (Caserta). I loro corpi sono stati trovati a circa 500 metri dal luogo dell'incidente.  Secondo una prima ricostruzione la motrice del treno, che in quel momento viaggiava alla massima velocità consentita (circa 290 Km/h) ed aveva a bordo 28 passeggeri, sarebbe uscita dai binari finendo prima contro un carrello che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa. Il resto del convoglio ha invece proseguito, rimanendo sui binari ancora per circa un chilometro, fino a quando la seconda carrozza si è ribaltata fermando il treno. "La motrice si è staccata grazie al sistema di sicurezza", ha spiegato il governatore della Lombardia Attilio Fontana, che è andato a trovare i feriti a Lodi ed ha sottolineato che "se mettessimo in discussione l'efficienza del Frecciarossa sarebbe preoccupante". Ad innescare l'incidente potrebbe essere stato un problema ad uno scambio.  "Poteva essere una carneficina", ha detto il prefetto di Lodi Marcello Cardona. E ad evitare un bilancio molto più grave è stato il fatto che il convoglio fosse praticamente vuoto. A quanto si è appreso la carrozza numero 1, quella che ha subito i danni peggiori e nella quale si trova la cabina di manovra, era completamente vuota a parte i due macchinisti deceduti. E anche nella seconda e terza carrozza viaggiavano pochissime persone. I soccorritori parlano di una scena "impressionante", uno dei passeggeri feriti ha raccontato: "credevo di essere morto. Il treno andava velocissimo. All'improvviso ho sentito una botta violenta. Un boato fortissimo". E un altro ha riferito: è saltata la luce e abbiamo intuito che c'era un'emergenza. La carrozza ha iniziato a ondeggiare. Sarà durato un minuto". "Un passeggero ha sbattuto la testa contro il finestrino quando la carrozza si è piegata", è il racconto di un altro testimone. E anche una donna ha ricostruito quei momenti drammatici: "siamo stati fortunati, miracolati, sembrava di stare sulle montagne russe". Sospesa la circolazione sulla linea ad alta velocità Milano-Bologna, tutti i convogli sono stati instradati sulla linea convenzionale Milano-Piacenza, con forti ritardi. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo cordoglio per le "due nuove vittime del lavoro" e si è augurato che si faccia presto luce sulla dinamica dell'incidente. Il premier Conte ha parlato di "una tragedia sulla quale è necessario fare chiarezza". Protestano invece i sindacati, che hanno indetto per domani uno sciopero di due ore "di tutti i ferrovieri dipendenti da tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale a partire dalle 12".

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