"Un ulteriore segnale della fase di profonda stagnazione che sta attraversando l'economia italiana": è il commento del Centro Studi di Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio ad aprile.

In termini reali le vendite sono risultate sostanzialmente stagnanti, segnalando un'ulteriore battuta d'arresto rispetto ai già modesti risultati conseguiti nel primo trimestre (+ 0,7%).

Il rallentamento della domanda interna sembra coinvolgere in misura sempre più pesante le imprese di piccola dimensione per le quali ad aprile la flessione ha sfiorato quasi il punto percentuale dopo la contenuta flessione del primo trimestre dell'anno.

"In una fase nella quale si stanno predisponendo le politiche economiche per i prossimi anni - conclude la nota - questo "trend" deve essere valutato come segnale di un indebolimento dell'economia che rischia di rimettere in discussione gli stessi obiettivi del risanamento dei conti pubblici.

Il rilancio dei consumi delle famiglie e un parallelo programma di investimenti pubblici e produttivi divengono gli strumenti prioritari per accelerare lo sviluppo complessivo e delle aree deboli del paese".