Segnali positivi dal terziario vicentino

Segnali positivi dal terziario vicentino

Un'indagine di Confcommercio Vicenza, riferita al 2017, registra un calo delle aziende in difficoltà e un miglioramento dei fatturati per ingrosso, servizi, turismo e ristorazione. Ecoristorazione: un progetto per un nuovo modello d'impresa.

DateFormat

8 marzo 2018

Migliora la situazione economica complessiva delle imprese del terziario e si inverte l'andamento dei fatturati, che dopo anni di trend negativi hanno registrato finalmente, seppur di poco, il segno positivo. È la fotografia dell'andamento del commercio, turismo e servizi nel 2017 rilevata da Confcommercio Vicenza con un'indagine su un panel di 400 imprese appartenenti a sei comparti: il dettaglio prodotti per la casa, prodotti per la persona e alimentari, l'ingrosso, la ristorazione-turismo e i servizi. 
"Non possiamo certo dire che il terziario abbia ripreso lo slancio pre-crisi, anche per la sofferenza che persiste ancora in alcuni settori, ma l'inversione di tendenza è significativa. L'auspicio è che l'incertezza politica che stiamo vivendo non blocchi i consumi, vanificando gli sforzi fatti dalle imprese per rimanere competitive sul mercato e incentivare la spesa delle famiglie": è il commento di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza. A scorrere il report dell'Associazione tre sono gli indicatori che segnano una discontinuità con il recente passato. Prima di tutto il netto calo delle aziende che giudicano la propria situazione economica "non buona" o "pessima", passate dal picco del 44% di dicembre 2012 al 16% dello stesso periodo del 2017. Una tendenza comune a tutti i settori, con il risultato più basso nelle imprese dei servizi e dell'ingrosso (dove le aziende che dichiarano di essere in difficoltà sono rispettivamente il 9 e il 14%) e segnali meno ottimistici nel dettaglio prodotti alla persona (dove c'è ancora un 23% di imprese che si ritengono in situazione "non buona" o "pessima") e nell'alimentare (25%).  Il dato relativo ai fatturati è contrastato, ma è comunque migliore, in ogni comparto, rispetto a 5 anni fa. Secondo il panel di Confcommercio Vicenza, il turismo e ristorazione registrano una crescita del 3,1% di fatturato (-8% nel 2012), l'ingrosso  è a +0,8% (contro il -6% di 5 anni fa) e i servizi  a +0,1% (rispetto al -10,8% del 2012). Tra gli andamenti negativi, il -3,1% registrato dal dettaglio alla persona nel 2017 è in ogni caso lontano dal -11,7% di fatturato del 2012 e così il -2% del dettaglio prodotti per la casa (contro il -11,2% del 2012). L'alimentare ha risentito in misura minore rispetto ad altri settori del calo dei consumi negli scorsi anni (attestatosi nel periodo peggiore, vale a dire nel 2012, al -5,3% ), ma nel 2017 è rimasto in territorio negativo (-2%). Nel complesso, la variazione dei fatturati del Terziario si attesta, secondo l'indagine economica di Confcommercio Vicenza, ad un risicato +0,2%, che segna però – questo l'aspetto significativo – l'inversione del trend degli ultimi anni (nel 2016 si era ancora al -2,5%).  A risentirne positivamente anche il clima di fiducia: a fine 2017 erano più le imprese ottimiste che pessimiste sull'andamento economico futuro e lo scarto tra le due percentuali era significativo: +11%.  "In generale la fiducia nel terziario non manca – è l'analisi conclusiva del presidente Sergio Rebecca - e anche i segnali che ci arrivano da imprese collocate in uno snodo cruciale della distribuzione come l'ingrosso sono confortanti. Ora serve una stabilità del quadro economico, la cui condizione ‘sine qua non'  è il definitivo accantonamento di qualsiasi ipotesi di aumento dell'Iva nel 2019. La nostra battaglia, anche a livello nazionale, sarà prima di tutto questa, con la speranza che l'interlocutore politico che uscirà da questo Parlamento sappia ascoltare l'esigenza proveniente da un comparto importante come il Terziario, che chiede robuste azioni di rilancio del mercato interno". 

ECORISTORAZIONE: UN PROGETTO PER UN NUOVO MODELLO D'IMPRESA 

Le imprese vicentine della ristorazione tendono sempre di più verso un  modello di sostenibilità e responsabilità sociale d'impresa,  quindi  a una maggiore attenzione alla riduzione degli sprechi,  all'abbattimento dei costi inutili, a privilegiare nelle forniture i prodotti locali e il rispetto dell'ambiente. Il tutto in un'ottica che mette al centro il valore della relazione con il consumatore,  che si alimenta, appunto, con l'applicazione quotidiana di queste "buone pratiche". Spesso  un  simile percorso è  già stato intrapreso in modo spontaneo  da molti operatori della ristorazione,  attenti ad attuare comportamenti  in sintonia  con un modello culturale rispettoso dell'ambiente. Per i ristoratori vicentini  da questo mese  è però possibile seguire, al Centro Formazione Esac – Confcommercio Vicenza,   un percorso formativo specifico. Si tratta di formazione finanziata dal Fondo sociale europeo nell'ambito del progetto "Modello di responsabilità sociale d'impresa per l'ecosistema business della ristorazione", che consiste in una serie di corsi gratuiti, ai quali possono partecipare i titolari, i collaboratori familiari e i dipendenti  delle imprese della ristorazione. Gli incontri si terranno da marzo a giugno 2018 e mirano a formare operatori consapevoli e motivati nell'intraprendere un percorso guidato alla responsabilità sociale d'impresa,  attraverso l'adozione sistematica delle "buone pratiche".  Quest'ultime  saranno riassunte in un disciplinare che consentirà soprattutto di gestire la catena della fornitura in ottica di sostenibilità: dalla selezione degli ingredienti  da utilizzare in cucina fino alla capacità di dare valore alle persone che rispettano l'ambiente,  i suoi prodotti, le stagionalità.  Una ricerca che si sostanzia anche con la valorizzazione delle eccellenze locali, la creazione di nuove esperienze  gastronomiche e con la standardizzazione dei  processi in ottica di abbattimento dei costi  e di riduzioni degli sprechi.  Il tutto per mettere anche in luce le aziende del territorio che condividono il progetto e ne attuano gli obiettivi. 
I  corsi  previsti, completamente  finanziati dal FSE – POR  2014 – 2020 sono in tutto 6 e precisamente: "La gestione del cliente interno ed esterno in chiave RSI" (16 ore);  "L'approvvigionamento sostenibile" (12 ore); "La RSI in cucina" (12 ore);  "Una relazione di vendita basata sulla RSI" (12 ore); "Comunicare la RSI con i social network" (12 ore); "Condividere e definire le linee guida del disciplinare provinciale" (8 ore).  E' possibile partecipare anche a singoli corsi e non necessariamente a tutto il percorso formativo.  Per informazioni ed  iscrizioni contattare  la segreteria didattica di ESAC formazione al n. 0444 964300. 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca