Selezione e flessibilità, le proposte di Conftrasporto

Selezione e flessibilità, le proposte di Conftrasporto

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20 ottobre 2016

 

  1. Un Piano strategico che indichi le priorità della politica dei trasporti e, conseguentemente, gerarchizzi gli interventi in base alla domanda di mercato e ai Piani di sviluppo del Paese
  2. Selezione delle opere secondo i seguenti criteri: a) costruire solo opere che servono, rispondono a una domanda reale, colmano un gap di offerta; b) opere senza servizi efficienti sono come un'auto senza benzina; c) le opere non come gioielli (per sempre): le infrastrutture vanno mantenute in qualità ed efficienza nel tempo, adeguate alle evoluzioni del mercato e abbattute se diventano inutili.
  3. Un comune campo da gioco per le imprese di autotrasporto italiane ed europee (dalle regole ai controlli, dal costo del lavoro alla burocrazia, al fisco).
  4. Un trasporto ferroviario di merci competitivo in tutto il Paese: macchinista unico, treni lunghi 750 metri (contro i 5-600 di oggi), peso trainabile di 2mila tonnellate (contro le attuali 1600), adeguamento delle sagome delle gallerie, utilizzo dell'Av nella notte.
  5. Un cluster marittimo italiano ed europeo rafforzato con: la tempestiva attuazione della recente riforma della Governance portuale, l'attuazione delle azioni previste nel Piano Nazionale Strategico della Portualità e Logistica.

 Misure specifiche per il trasporto marittimo a corto raggio (revisione disciplina IVA, contributi a rinnovo flotta, sviluppo progetti pilota impiego LNG), una cabina di regia nazionale per la promozione della Blue- Economy.

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