Selezione e flessibilità, le proposte di Conftrasporto
Selezione e flessibilità, le proposte di Conftrasporto
- Un Piano strategico che indichi le priorità della politica dei trasporti e, conseguentemente, gerarchizzi gli interventi in base alla domanda di mercato e ai Piani di sviluppo del Paese
- Selezione delle opere secondo i seguenti criteri: a) costruire solo opere che servono, rispondono a una domanda reale, colmano un gap di offerta; b) opere senza servizi efficienti sono come un'auto senza benzina; c) le opere non come gioielli (per sempre): le infrastrutture vanno mantenute in qualità ed efficienza nel tempo, adeguate alle evoluzioni del mercato e abbattute se diventano inutili.
- Un comune campo da gioco per le imprese di autotrasporto italiane ed europee (dalle regole ai controlli, dal costo del lavoro alla burocrazia, al fisco).
- Un trasporto ferroviario di merci competitivo in tutto il Paese: macchinista unico, treni lunghi 750 metri (contro i 5-600 di oggi), peso trainabile di 2mila tonnellate (contro le attuali 1600), adeguamento delle sagome delle gallerie, utilizzo dell'Av nella notte.
- Un cluster marittimo italiano ed europeo rafforzato con: la tempestiva attuazione della recente riforma della Governance portuale, l'attuazione delle azioni previste nel Piano Nazionale Strategico della Portualità e Logistica.
Misure specifiche per il trasporto marittimo a corto raggio (revisione disciplina IVA, contributi a rinnovo flotta, sviluppo progetti pilota impiego LNG), una cabina di regia nazionale per la promozione della Blue- Economy.