"Serve una rivoluzione civica per Roma"

"Serve una rivoluzione civica per Roma"

In una lettera pubblicata dal Tempo le proposte al sindaco Raggi del commissario di Confcommercio Roma, Renato Borghi. "Servizi su misura per centro storico e periferia, facciamo subito rete".

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22 giugno 2017

Caro Sindaco, abbiamo apprezzato la Sua volontà di fare un primo bilancio dell'attività svolta. Apprezziamo chi ci mette la faccia, chi decide di spendere i propri "talenti" con l'obiettivo di rendere migliore la nostra città. Certo la situazione di Roma è complessa: da un lato c'è la necessità di ristabilire un quadro di legalità, dall'altro di pensare ad rilancio condiviso della nostra città. A partire da una batteria di regole riconosciute. Penso, ad esempio, alla governance del sistema metropolitano, cominciando dal ruolo e dalle funzioni dei Municipi. Non soltanto semplice decentramento, quindi, ma se si vuole anche "sussidiarietà", gioco di squadra, democrazia inclusiva. Un'idea, cioè, di partecipazione democratica da un lato e di servizi "su misura" per centro storico e periferia, cosi da potere offrire risposte che siano rapide e concrete. Cominciando dall'abusivismo commerciale al decoro del centro storico, dal degrado delle periferie ai piani di massima occupabilità, dalla salvaguardia delle botteghe storiche al rilancio della cultura. Caro Sindaco, come ben sa, noi assicuriamo vivibilità e sicurezza nei quartieri, riducendo le distanze, ricucendo il tessuto sociale e produttivo. Ma sappiamo bene che una grande città metropolitana non può certo mettere una dietro l'altra le sole piccole e grandi emergenze. C'è sempre bisogno di un supplemento di responsabilità e se vogliamo di "sogno". Cioè di una visione, una prospettiva, un futuro condiviso che — in fondo - solo la politica può offrire. Perché Roma merita, certo, una "rivoluzione civica", se vogliamo kennediana che ribalti l'onere della responsabilità. Che parta cioè da quanto tutti noi, tutti i giorni, come cittadini ed imprenditori possiamo fare per Roma. E ci aspettiamo che l'Amministrazione fornisca il quadro di riferimento, le precondizioni per il rilancio che questa Capitale merita. Penso al buon funzionamento dei servizi pubblici (certamente infrastrutture e sfida ambientale) fino ad un disegno condiviso che faccia giocare insieme istituzioni pubbliche, ma anche il sociale organizzato, dalle associazioni delle imprese fino al mondo del no-profit. Perché la "rete", fare sistema, è pienamente dentro la rivoluzione digitale, che interpreta nuovi cittadini e nuove imprese. E i "corpi intermedi", caro Sindaco, rappresentano un alleato prezioso, facendo sintesi di quel ceto medio imprenditoriale romano che mette insieme imprese tradizionali, start up, servizi alla persona, logistica di servizio, turismo ed accoglienza. In questa sfida di modernizzazione e di futuro credibile, come Confcommercio, come imprese diffuse in ogni angolo di questa straordinaria città, ci siamo. Noi ci siamo sin da subito. 

Renato Borghi

Commissario Confcommercio Roma e Lazio 

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