Sib: "la crisi è arrivata anche in spiaggia"

Sib: "la crisi è arrivata anche in spiaggia"

Il presidente Borgo: "Il segno negativo ha contraddistinto tutte le quindici regioni italiane bagnate dal mare con percentuali che vanno dal 5 fino al 40 per cento".

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1 agosto 2012

'La crisi e' arrivata anche in spiaggia, il segno negativo ha contraddistinto tutte le 15 regioni italiane bagnate dal mare con percentuali che vanno dal 5 fino al 40%". Il grido di dolore e' del Sindacato italiano balnerari, aderente a Fipe Confcommercio. ''Il mese di giugno e' stato caratterizzato un
po' dappertutto da avverse condizioni atmosferiche - afferma in una nota Riccardo Borgo, presidente del Sib- con temperature quasi autunnali che hanno sconsigliato i turisti a scendere in spiaggia, ma anche il gran caldo di luglio non ha consentito un recupero rispetto al 2011 che, peraltro, non era stato particolarmente favorevole a causa di condizioni metereologiche del tutto inusuali". "L'Emilia Romagna -prosegue Borgo- sta ancora scontando le conseguenze del recente terremoto: coloro i quali hanno perso la casa oggi sono impegnati nella ricostruzione e non pensano certamente ad andare in ferie. Ma la causa principale dell'esito negativo del turismo balneare italiano rimane la crisi economica che in sostanza ha obbligato 1 italiano su 3 a scegliere di non andare in vacanza, chi lo ha fatto, invece, ha preferito localita' vicino ai luoghi di residenza, pertanto le localita' turistiche vicino ai grandi centri urbani sono risultate quelle meno penalizzate''.Secondo le osservazioni del sindacato il mare si conferma anche quest'anno la meta preferita dei vacanzieri con oltre il 60% delle preferenze, "ma se spesso non si rinuncia al lettino ed all'ombrellone tutto il resto il turista se lo porta da casa, a partire dalla bottiglia d'acqua minerale e fino alla merendina per i bambini da consumarsi dopo il bagno, oltre a rinunciare a pranzare alristorante".

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