Sib: "La manovra ennesima occasione persa per dare risposta al settore"

Sib: "La manovra ennesima occasione persa per dare risposta al settore"

Il sindacato dei balneari sottolinea come nessuno degli emendamenti proposti siano stati presi in considerazione. "Governo e Parlamento hanno perso l’ennesima occasione per dare certezza alla balneazione attrezzata italiana". 

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21 dicembre 2020

Il sindacato italiano balneari sottolinea in una nota come nelle scorse settimane siano stati fatti "tentativi di intervenire sulla cd manovra finanziaria di fine anno per rafforzare le norme esistenti che assicurano la continuità aziendale e per eliminare ingiustificate disparità di trattamento delle aziende balneari nella fruizione delle misure economiche anticovid". "A tal fine - si legge -abbiamo proposto molteplici proposte emendative sia all’A.C. nr. 2790 bis cd Bilancio 2021 che all’A.S. nr. 1994 cd Ristori che sono state effettivamente presentate da parlamentari appartenenti a diversi schieramenti politici".

"In particolare, gli emendamenti si proponevano di: superare l’inerzia degli Enti concedenti nell’applicazione dell’articolo 1 commi 682 e 683 della legge 145/2018 mediante l’estensione dell’istituto del cd silenzio assenso; rafforzare quanto disposto con l’articolo 182 secondo comma del decreto legge nr. 34 del 19 maggio 2020 a garanzia della continuità aziendale nell’attuale situazione pandemica; estendere esplicitamente anche agli stabilimenti balneari il credito di imposta per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture turistiche e la fruizione del credito di imposta per i canoni di locazione; chiarire che l’epidemia in corso costituisce una causa eccezionale di riduzione del canone demaniale così come previsto dalla normativa vigente e ingiustamente negato dall’Agenzia del Demanio".

"Purtroppo - prosegue la nota del Sib - nessuno di questi emendamenti è stato approvato dal Governo e dal Parlamento. È stato varato solo l’esonero dal pagamento della prima rata dell’IMU per il 2021 così come stabilito per tutte le aziende turistiche. Stigmatizziamo il grave errore del Governo e del Parlamento che hanno perso l’ennesima occasione per dare certezza alla balneazione attrezzata italiana e per eliminare ogni disparità di trattamento con le altre imprese turistiche. Continuiamo nella battaglia per la messa in sicurezza amministrativa ed economica delle nostre aziende".

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