Sib: “gli imprenditori i balneari continuano ad essere considerati lavoratori di serie B”

Sib: “gli imprenditori i balneari continuano ad essere considerati lavoratori di serie B”

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12 marzo 2020

“In attesa di conoscere il testo ufficiale del decreto legge Cura Italia e sulla base delle bozze in circolazione, non possiamo non rilevare la sconcertante assenza fra le centinaia di norme di cui si compone di misure specifiche per il nostro settore: ad iniziare dalla fuoriuscita dalla Bolkestein”. Parole di Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio.

Una misura, dice il Sindacato, che sarebbe “a costo zero per le casse erariali e che si rende doverosa anche alla luce dei recenti vergognosi comportamenti degli altri Stati appartenenti all'Ue, clamorosamente contrastanti con i tanto sbandierati principi comunitari di libera circolazione delle merci e degli uomini, di cui è stata fulgida espressione proprio la direttiva Bolkestein”.

“E’ grave - continua Capacchione - la mancata comprensione delle nostre aziende fra quelle per le quali scatta la sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali nonché dei premi per l'assicurazione obbligatoria. Nel lungo e minuzioso elenco mancano, come sempre e come al solito, gli imprenditori balneari”.

“Si è colpevolmente trascurato che sono già molte le aziende che hanno o avevano iniziato i lavori di allestimento e di preparazione della spiaggia. Si conferma, nella migliore delle ipotesi, la mancata conoscenza da parte delle istituzioni che il lavoro dei balneari non si limita ai mesi estivi essendo già iniziato o avviato molti mesi prima. A ciò si aggiunga l’impossibilità di utilizzo da parte dei balneari e, segnatamente dei pertinenziali dei benefici sui canoni, essendo limitati ai fabbricati accatastati come C1 (negozi e botteghe), nel mentre, i nostri rientrano nella categoria D8 (fabbricati costruiti per le speciali esigenze di un’attività commerciale)”, prosegue il presidente del Sib

“Sarà, pertanto, necessario intervenire per le opportune correzioni in sede di conversione – conclude Capacchione - ma, soprattutto, sarà indispensabile continuare, con forza e determinazione, l’azione sindacale per la tutela della balneazione attrezzata italiana della quale, superata l’emergenza, avrà ancor più bisogno il nostro Paese”.

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